(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - Il Movimento 5 Stelle chiede la
testa di Jean Claude Juncker per lo scandalo LuxLeaks. E
presenta una mozione di sfiducia attorno alla quale coagula non
solo gli alleati dell'Ukip nel gruppo euroscettico Efdd, ma
anche la Lega Nord, il Front National francese, il Pvv olandese,
lo Fpo austriaco ed il Vlaams Belang belga, ovvero la destra
anti-euro e anti-immigrazione. Ci sono anche le firme di Matteo
Salvini e Marine Le Pen nella "mozione di censura" presentata al
presidente del Parlamento europeo. Le regole prevedono che
perché sia accettata e calendarizzata, la mozione debba essere
firmata da "almeno un decimo" dei 751 membri del Parlamento,
quindi da almeno 76 deputati. Con un gruppo Efdd composto da 48
parlamentari (ma 4 si sono astenuti), l'obiettivo i
pentastellati lo raggiungono raccogliendo altre 24 firme nella
galassia delle forze euroscettiche di destra.
La mozione andrà in discussione e poi al voto nella plenaria
che comincia lunedì prossimo a Strasburgo. Visti i numeri della
grande coalizione pro-Juncker con popolari socialisti e
liberali, è improbabile che passi. Ma lo scandalo LuxLeaks ha
suscitato forti mal di pancia nel Parlamento. La settimana
scorsa la Sinistra Unitaria della Gue aveva cercato di
raccogliere le firme per una sua analoga iniziativa, ma si era
fermata a quota 34. Verosimile che al momento del voto anche la
sinistra possa dire 'no' al lussemburghese sulla mozione della
destra. Senza contare che, sia al momento della fiducia a
Juncker a luglio sia nel voto all'intera Commissione a ottobre,
almeno una ventina di socialisti aveva già detto 'no' o si era
astenuta. Ed anche tra liberali, Verdi e conservatori di Cameron
non manca chi è fortemente critico.
"Lo scandalo LuxLeaks - specificano i parlamentari del M5S
presentando la mozione - dimostra che Juncker nella sua vita
politica ha sempre agito nell'esclusivo interesse della sua
appartenenza nazionale e che ha fatto arricchire il proprio
Paese alle spalle degli altri partner europei, in spregio
all'Unione e allo spirito comunitario che lui spera di
rappresentare". E nel testo "deplorano" che si siano persi
"miliardi di euro in potenziali entrate fiscali a causa degli
aggressivi schemi di elusione fiscali in Lussemburgo, stabiliti
nel periodo in cui il presidente della Commissione europea
Juncker è stato primo ministro del Granducato di Lussemburgo".
Ciò "lo rende direttamente responsabile delle politiche di
elusione fiscale" ed è "intollerabile" che "una persona
responsabile di politiche aggressive di elusione fiscale sia
Presidente della Commissione europea".
La mozione di sfiducia non è una novità per il Parlamento
europeo. Nella sua storia otto sono già andate al voto, tutte
respinte dalla plenaria. Ma nel 1999, di fronte allo scandalo
della ex premier francese Edith Cresson diventata Commissaria
per la ricerca e la scuola accusata di 'nepotismo' per aver
affidato l' incarico di esperto per l'Aids a un dentista
francese suo amico, l'intera Commissione guidata da Jacques
Santer preferì dimettersi in blocco proprio per evitare
l'umiliazione del voto in aula.(ANSA).
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LuxLeaks: M5S 'sfiducia' Juncker, firma anchela Lega
Euroscettici appoggiano la mozione, "la Commissione si dimetta"