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L'Ungheria ribadisce forte appoggio a ingresso Balcani nella Ue 

Szijjarto critico con Bruxelles. Su gas, fatti e non ideologia 

Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto

Redazione Ansa

BELGRADO - Il forte appoggio dell'Ungheria all'integrazione dei Balcani occidentali nella Ue è stato ribadito dal ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, che ha criticato i ritardi di Bruxelles nella politica di allargamento. Intervenendo oggi a Belgrado in qualità di ospite al vertice di cooperazione regionale Open Balkan, Szijjarto ha sottolineato l'interesse di Budapest a collaborare con tale iniziativa trilaterale (Serbia, Macedonia del Nord e Albania), in modo particolare nel settore energetico, dell'approvvigionamento alimentare e degli investimenti. Il ministro ungherese ha quindi parlato di situazione vergognosa per la quale, a suo dire, Bruxelles è sempre due o tre passi indietro rispetto a dove si dovrebbe essere.

"Noi siamo frustrati per quello che attualmente avviene a Bruxelles con la politica sull'allargamento", ha detto Szijjarto, sottolineando che se fosse l'Ungheria a decidere, i Balcani occidentali sarebbero già nell'Unione europea. Il ministro ha quindi ringraziato Turchia e Serbia, la prima per la mediazione che ha sbloccato i rifornimenti di cereali dall'Ucraina, la seconda per l'impegno nella difesa dei confini dinanzi a una possibile nuova ondata di migranti illegali. E sui rifornimenti energetici, ha ribadito la validità della politica del suo Paese, contrario al boicottaggio del gas russo. "Sull'energia sono importanti i fatti e non l'ideologia, poiché l'ideologia non la potete mangiare né con essa potere riscaldare le vostre case. E quindi, o avete il gas o non lo avete". Nei giorni scorsi l'Ungheria ha firmato un contratto con il colosso energetico russo Gazprom per la fornitura di 5,8 milioni di metri cubi di gas naturale in più al giorno.

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