(ANSA) - DUINO, 18 GIU - "Non possiamo realizzare un mondo di
pace senza prima realizzare in noi stessi la pace interiore".
Bisogna "superare le forze negative e distruttive, con
compassione, amore e altruismo", come sostiene il Buddha. Perché
"la via per la pace è molto difficile, bisogna avere tanto amore
per realizzarla". Malvina Savio, monaca buddista, rifacendosi al
Dalai Lama, ha fissato il punto principale per un mondo migliore
nel panel "Conflitti internazionali e migrazioni,
multireligiosità a sostegno della pace", alla terza giornata di
GeoAdriatico, al Collegio del Mondo Unito.
Siamo molto lontani da questo obiettivo: Marco Di Liddo
(Centro studi internazionali), riferendosi al conflitto in atto,
è convinto che "non abbiamo visto finora che piccoli segnali in
economia", invitando "gli europei a scegliere: siamo disposti a
fare sacrifici per l'Ucraina o il problema è la bolletta?".
Sull'Europa è intervenuta anche Elisabetta Bergamini, docente
di Diritto internazionale all'Università di Udine: "Siamo stati
impreparati davanti alle crisi internazionali. L'Ue può avere un
importante ruolo dopo essere stata dormiente". Occorre fare più
attenzione ai "diritti fondamentali dei popoli e non solo dei
singoli".
Ci sono tappe da fare prima di sviluppare il senso di amore
richiamato da Savio: per Maria Chiara Billi (UWC Adriatic;
Collegio del Mondo Unito) "l'educazione è l'unico strumento per
la pace: la formazione e la conoscenza devono essere improntati
a comprensione e conoscenza dell' altro. Bisogna uscire dalla
narrativa locale per acquisire una visione sovranazionale".
Ma la narrativa locale non è uguale dovunque. Asmae Dachan,
ambasciatrice di pace siriana, ha messo in luce le
disuguaglianze: "Quando parliamo di pace dobbiamo avere in mente
un presupposto di giustizia. Ci sono popoli che hanno fame, che
lottano contro la siccità, occorre una multidisciplinarietà.
Pensiamo ai bambini che crescono nelle tendopoli: che
possibilità avrà questa generazione? Il ruolo delle religioni è
essere al servizio delle persone".
Infine, non bisogna dimenticare altre urgenze. Emanuele
Buratti, group leader del Lab.Molecular Phatology ICGEB, ha
ricordato che "con la guerra è sparito l'ambiente dall'agenda
internazionale". (ANSA).
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GeoAdriatico: monaca buddista, pace si fa con altruismo
Terza giornata di lavori su conflitti internazionali