(ANSA) - BELGRADO, 29 AGO - "Abbiamo fatto tutto quello che
serviva per il lancio formale dei negoziati d'adesione," ma l'Ue
non ha ancora mantenuto le promesse. Nondimeno, "penso che
questa battaglia ci aiuti a capire che dobbiamo andare avanti il
più possibile, senza illuderci e senza mai rinunciare a
perseguire il sogno di molte generazioni, essere parte
integrante dell'Europa." Lo ha detto il premier albanese Edi
Rama in un'intervista all'ANSA. Per Rama l'obiettivo
dell'adesione va perseguito "whatever it will take".
Albania e Macedonia del Nord sono oggi come personaggi di
Beckett, in perenne attesa della luce verde dell' Ue. Ciò
malgrado l'Italia sia stata "nostro sostenitore fedele per tutto
il tempo. Prima Renzi, poi Gentiloni, Conte e specialmente Di
Maio non potevano impegnarsi di più nel riaffermare che
l'Albania merita l'apertura dei negoziati". "L'Europa è una
religione per noi", ha assicurato poi il premier, minimizzando i
rischi di espansione dell'influenza di Russia, Cina, Turchia e
Paesi arabi nei Balcani.
L'adesione alla Ue non ha alternative: non certo l'iniziativa
'Open Balkan', sostenuta da Belgrado, Tirana e Skopje e
rilanciata a fine luglio. "Non c'è e non può esserci un
sostituto all'integrazione europea. 'Open Balkan' è un nuovo
strumento per spingere più velocemente sul processo di
integrazione, implementando nella nostra regione le 4 libertà
fondamentali della Ue: libertà di movimento delle persone, dei
beni, dei servizi e dei capitali. È un progetto per la pace e la
cooperazione. Da soli siamo piccoli mercati, insieme possiamo
essere un mercato attraente", ha aggiunto.
Altra religione, per Tirana, è quella dell'accoglienza, come
dimostrato aprendo le porte ai profughi afghani: Si è trattato
di una scelta che "riguarda chi siamo e chi vogliamo che siano i
nostri figli". (ANSA).
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Albania: Rama, sogno Europa da perseguire'whatever it takes'
Premier all'ANSA