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Migranti: Mogherini, gestione in modo umano è possibile

Continueremo a lavorare per porre fine a detenzioni in Libia

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 4 DIC - "Le politiche esterne dell'Ue in materia di migrazione stanno dando risultati. Continueremo a lavorare per proteggere i migranti in difficoltà, per porre fine al sistema di detenzione in Libia assieme a Onu e Unione africana. Rafforzeremo la cooperazione lungo il Mediterraneo occidentale, nel Sahel e nel Corno di L'Africa per ridurre il traffico di esseri umani, affrontare le cause profonde della migrazione e fornire percorsi legali. Attraverso i partenariati, stiamo dimostrando che gestire la migrazione in modo umano è possibile, insieme". Così l'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini, nel presentare un bilancio del lavoro svolto sulla gestione dei flussi migratori. Sulla rotta del Mediterraneo centrale gli arrivi sono stati ridotti dell'80%, mentre lungo quella del Mediterraneo orientale sono crollati del 97% dopo la dichiarazione Ue-Turchia e oggi rimangono inferiori del 90% rispetto al picco del 2015, si legge in un resoconto della Commissione europea.

In totale sono quasi 34mila le persone che hanno ricevuto assistenza per tornare volontariamente ai loro Paesi d'origine dalla Libia e dal Niger, mentre oltre 2mila sono state evacuate dalla Libia in vista di un ulteriore reinsediamento.

Per migliorare la cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione, dal 2016 sono stati concordati 6 nuovi accordi di riammissione, portando il numero totale a 23 intese.

In parallelo va avanti il lavoro per garantire percorsi legali per i profughi, con oltre 44.000 persone finora reinsediate in base ai programmi dell'Ue.

Anche la lotta contro i network di trafficanti di esseri umani ha fatto registrare progressi, con l'operazione Sophia che ha arrestato 151 sospetti e le azioni della Squadra investigativa congiunta in Niger con 221 arresti.

Per affrontare le cause profonde delle migrazioni, sono stati messi in atto strumenti di finanziamento innovativi, con oltre 4 miliardi di euro mobilitati nell'ambito del Fondo fiduciario dell'Ue per l'Africa, e 12 strumenti di garanzia del valore di 800 milioni di euro, adottati nell'ambito del piano di investimenti esterni.

Nei prossimi mesi, lo stesso approccio integrato sarà applicato al Mediterraneo occidentale dove i flussi sono aumentati; il lavoro lungo il Mediterraneo centrale sarà consolidato, e gli sforzi per concludere i negoziati in corso sulla riammissione e fare un miglior uso degli accordi esistenti saranno intensificati.(ANSA).

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