(ANSA) - BRUXELLES, 27 NOV - Ha preso il via stamani, con la
prima udienza alla Corte di giustizia europea, il processo che
dovrà chiarire se sia possibile arrestare il corso della Brexit
in modo unilaterale. La richiesta è stata introdotta dalla Corte
suprema scozzese, dopo il ricorso di un gruppo di politici e
attivisti 'Remain', tra cui i parlamentari Verdi Andy Wightman e
Ross Greer, e gli europarlamentari laburisti David Martin e
Catherine Stihler (S&d) oltre all'eurodeputato scozzese Alyn
Smith (Verdi), secondo i quali la Brexit non è inevitabile, e
c'è ancora la possibilità di cambiare rotta.
In particolare, la Corte scozzese ha chiesto a quella dell'Ue
se il diritto europeo permetta al Regno Unito di revocare in
modo unilaterale la propria notifica di divorzio, prima della
fine del termine di due anni, previsti nello stesso articolo 50
(quello sulla Brexit).
Su richiesta del tribunale scozzese, il Presidente della Corte
ha disposto la procedura accelerata vista l'urgenza della
domanda e l'importanza che riveste la corretta interpretazione e
applicazione dell'art.50.
All'udienza il Regno Unito ha sostenuto la non ammissibilità
della questione, sostenendo che non sussiste una vera disputa,
ma che si tratta piuttosto di una questione ipotetica.
Gli avvocati degli attivisti anti-Brexit hanno difeso la
validità del quesito, sottolineando anche la forte opposizione
in seno al Parlamento britannico, dove l'accordo, che sarà
votato l'11 dicembre, rischia di deragliare.
Consiglio e Commissione dell'Ue hanno espresso il loro
interesse per l'interpretazione dell'articolo 50.
Si attende ora il parere dell'avvocato generale della Corte di
giustizia dell'Ue (non vincolante), che vista la procedura
accelerata, dovrebbe arrivare entro poche settimane, e a cui
farà poi seguito la sentenza.(ANSA).
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Brexit: prima udienza alla Corte Ue su revocabilità divorzio
Richiesta da tribunale scozzese su ricorso attivisti 'Remain'