(ANSA) - ROMA, 20 NOV - E' stata raggiunta un'intesa tra le
istituzioni Ue sul meccanismo di monitoraggio degli investimenti
di Paesi terzi come Cina o Usa nei 28, per tutelare i settori
industriali europei sensibili come telecomunicazioni o difesa.
Tra gli elementi chiave del nuovo sistema di screening, si
ribadisce che la decisione finale sul via libera o meno agli
investimenti stranieri resta come oggi nelle mani dei singoli
Paesi, mentre viene garantita una "forte confidenzialità" delle
informazioni sensibili fornite alla Commissione Ue. In questo
modo viene messo in piedi un meccanismo di cooperazione dove i
28 e l'esecutivo comunitario potranno scambiarsi informazioni e
sollevare preoccupazioni specifiche. L'Italia, inizialmente tra
i promotori dell'iniziativa insieme a Francia e Germania sotto
il precedente governo, lo scorso 9 novembre all'ultimo Consiglio
Ue commercio si è detta contraria allo scambio obbligatorio
delle informazioni con Bruxelles. Gli stati membri restano
inoltre liberi di mantenere i propri meccanismi di sorveglianza,
di adottarne di nuovi o di restarne sprovvisti (al momento solo
14 li hanno). La Commissione Ue, però, potrà emettere opinioni
in casi che coinvolgono più stati membri contemporaneamente e
investimenti che potrebbero avere un impatto su programmi
cruciali dell'Ue quali quelli spaziali come Galileo o quelli di
ricerca come Horizon 2020. Si tratta in ogni caso di una
versione molto più blanda dello 'scudo anti-scorrerie', di
Pechino ma non solo, per cui il presidente francese Emmanuel
Macron aveva inizialmente spinto. (ANSA).
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Intesa Ue su meccanismo monitoraggio investimenti esteri
Decisioni finali restano in mano Paesi,garantita confidenzialità