(ANSA) - BRUXELLES, 23 AGO - C'è ancora strada da fare, per
arrivare a cambiare il piano operativo di Sophia, come vorrebbe
l'Italia entro fine agosto, per evitare così che tutti i
migranti salvati dalle navi che partecipano alla missione,
vengano sbarcati in Italia. Lo spiegano fonti europee all'ANSA.
La discussione andrà avanti al Comitato politico e di sicurezza
(Cops), oggi pomeriggio, ma sarà soprattutto un'occasione per
fare il punto, dopo gli incontri dei gruppi di lavoro nei giorni
scorsi, e per fissare i passi successivi da compiere in vista
del Cops, fissato per il 28 agosto. Secondo le fonti il dossier
è molto sensibile, e anche se i Paesi partner riconoscono il
valore della missione e dimostrano volontà di discutere della
questione sollevata dall'Italia, non sono contenti di dover
rivedere il piano operativo prima della sua scadenza naturale, a
fine dicembre. Improbabile perciò che si riesca a trovare una
soluzione prima delle riunioni informali dei ministri della
Difesa e degli Esteri, che si terranno a Vienna il 29, 30 e 31
agosto.
"Gli Stati hanno indicato di essere pronti a discutere della
questione sollevata dall'Italia nel contesto di una revisione
accelerata" della missione, e il Servizio europeo per l'azione
esterna "è pronto a facilitare soluzioni sulla base degli input
da parte degli Stati membri, e nel quadro delle conclusioni del
Consiglio Ue". Così una portavoce a chi chiede se il Servizio
europeo per l'azione esterna abbia preparato una proposta per la
riunione del Comitato politico e di sicurezza (Cops) di oggi,
come richiesto da Roma, sulla questione del piano operativo
della missione europea Sophia, che attualmente prevede lo sbarco
in Italia, di tutti i migranti salvati dalle navi che vi
partecipano, e che Roma ha chiesto di cambiare entro fine
agosto.(ANSA).
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Fonti Ue, su cambio piano operativo Sophia c'è ancora strada
Bruxelles, facilitiamo soluzioni su cambio piano missione Sophia