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Russia: Lavrov, non paghiamo quota 2018 Consiglio d'Europa

Strasburgo, è un obbligo. Mosca mette organismo in difficoltà

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 4 LUG - La Russia non pagherà la sua quota per il 2018 - quasi 33 milioni di euro - per il Consiglio d'Europa, e ricomincerà a versare il suo contributo solo quando l'assemblea parlamentare ripristinerà tutti i diritti della delegazione russa (sanzionata nel 2014 per l'annessione della Crimea). L'ha dichiarato il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. La decisione di Mosca di sospendere i pagamenti lascia l'organizzazione paneuropea in grande difficoltà. La quota russa è pari a un po' meno del 10% dell'intero budget annuale. Il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, ha sottolineato che la posizione di Mosca non è sostenibile sia da un punto di vista politico che legale e ha chiamato la Russia a versare quanto deve, anche le somme non pagate per il 2017, afferma il suo portavoce, Daniel Holtgen. Nel frattempo l'assemblea parlamentare, su impulso del suo ex presidente, Michele Nicoletti (Pd), ha stilato una serie di proposte, che pur non facendo mai riferimento alla questione russa, dovrebbero consentire di risolvere il problema. La commissione regolamenti dell'assemblea è stata incaricata di preparare entro la prossima sessione plenaria d'ottobre un rapporto su come cambiare il sistema di sanzioni delle delegazioni e dei membri. (ANSA) Leggi l'articolo completo su ANSA.it