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Brexit: Tusk, fuori da mercato Ue frizioni per commercio

Barnier, Gb chiude porte su se stessa,libero scambio è sola via

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 1 MAR - "Non ci può essere commercio senza frizioni fuori dall'unione doganale e dal mercato unico.

Le frizioni sono un effetto collaterale inevitabile della Brexit", ha messo in guardia il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk prima del suo incontro con la premier britannica Theresa May, a Londra. "Tutti devono essere coscienti che le linee rosse di Londra", col no all'unione doganale e al mercato unico, "determineranno la forma della nostra relazione futura, su cui la prossima settimana presenterò la bozza di linee guida", ha spiegato il presidente del Consiglio europeo.

In attesa del discorso di May, di domani, il capo negoziatore dell'Unione, Michel Barnier, è tornato a precisare: "qualsiasi visione" venga presentata "deve tenere conto del fatto che l'Ue non farà compromessi sui suoi principi fondanti". Con la Brexit, ha indicato, "la Gran Bretagna vuole lasciare il mercato unico, l'unione doganale e le nostre strutture di supervisione e attuazione -. Il Regno Unito chiude le porte su se stessa, una dopo l'altra, e così quella del libero scambio resta l'unica strada", per la relazione futura "come abbiamo fatto di recente con Canada, Giappone e Corea". Ma, "tutti i modelli" per la relazione futura sono ancora disponibili, nella misura in cui la Gran Bretagna sarà pronta ad accettare l'equilibrio tra diritti e doveri", su mercato unico, unione doganale e modello regolatorio. Vedo "la tentazione di non fare una scelta, o di minimizzare il costo della Brexit, o di far finta che la Gran Bretagna possa ottenere un accordo di libero scambio con l'Ue, con tutti i benefici del mercato unico, senza gli obblighi.

Abbandonare queste idee ci permetterà di iniziare a costruire una partnership futura ambiziosa basata su fondamenta di realismo".(ANSA).

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