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Mogherini, negoziare per Gerusalemme capitale due stati

Alfano, non si cambia. Preoccupati Germania, Belgio, Lussemburgo

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 5 DIC - "L'Ue sostiene la ripresa di un significativo processo di pace verso la soluzione dei due Stati.

Qualsiasi azione che possa minare questi sforzi deve essere assolutamente evitata. Deve essere trovato un modo, attraverso il negoziato, di risolvere lo status di Gerusalemme come futura capitale di entrambe gli stati, così che le aspirazioni di entrambe le parti possano essere soddisfatte. Ne parleremo col premier Nethanyahu lunedì prossimo qui a Bruxelles e col presidente Abbas all'inizio del prossimo anno. Così l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini dopo la bilaterale col segretario di stato Usa Rex Tillerson.

In una precedente nota Mogherini aveva messo in guardia sulle possibili "conseguenze di qualsiasi decisione o azione unilaterale che coinvolga lo status di Gerusalemme", avvertendo: "Potrebbe avere serie ripercussioni sull'opinione pubblica in larghe parti del mondo. Per questo l'attenzione deve restare sugli sforzi per riavviare il processo di pace, e evitando qualsiasi azione che potrebbe minare tali sforzi".

Sul processo di pace in Medio Oriente "a Tillerson abbiamo ribadito che l'impostazione europea rimane quella dei due Stati, e lo status di Gerusalemme va incluso in un negoziato, che è quello che si è avviato in questi anni, purtroppo senza risultati definitivi, e non può essere messo su un altro binario". Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano, al termine del pranzo informale Ue, col segretario di stato Usa Rex Tillerson.

"Tillerson - ha spiegato Alfano - ha chiesto di ascoltare nel suo insieme la dichiarazione che Trump farà su questo argomento, di non anticipare giudizi senza aver ascoltato la dichiarazione, che sarà, secondo quanto abbiamo capito, abbastanza articolata e riguarderà non solo Gerusalemme ma l'intero processo di pace in Medio Oriente. Ma queste sono anticipazioni generiche e generali, rispetto ad un discorso che deve ancora avvenire".

Un riconoscimento unilaterale degli Stati Uniti di Gerusalemme come capitale di Israele sarebbe "uno sviluppo molto pericoloso". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel, ai margini della riunione della Nato, spiegando "è nell'interesse di tutti che non accada".

Per il processo di pace in Medio oriente "come sapete l'Ue chiede una soluzione a due Stati. Bisogna evitare qualsiasi provocazione, da qualsiasi parte questa arrivi. Bisogna che tutti stiano attenti". Così il ministro degli Esteri e vicepremier belga Didier Reynders sulla questione di Gerusalemme come possibile capitale di Israele. "E' come gettare benzina sul fuoco. La situazione può diventare davvero esplosiva". Così il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn arrivando al pranzo informale col segretario di stato americano Rex Tillerson sull'ipotesi di un riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte degli Stati Uniti.(ANSA).

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