(ANSA) - BRUXELLES, 5 OTT - I progetti infrastrutturali
dedicati alla Bosnia-Erzegovina concordati tra l'Ue e i Balcani
occidentali al summit di Trieste lo scorso luglio oggi sono
bloccati, nonostante la tardiva firma di Sarajevo. Il governo di
Denis Zvizdic, infatti, dopo aver ratificato il trattato sui
trasporti, avrebbe anche dovuto cambiare il regime di accise per
ottenere lo spazio fiscale richiesto dall'Ue. Questo, però, non
è avvenuto e quindi, riferiscono fonti europee, è tutto a un
punto morto.
La data ultima per il cambiamento della politica di accise da
parte di Sarajevo era fine settembre, ma dal giorno della firma,
il 18 settembre, niente è cambiato. "Senza l'adozione della
legge sulle accise i progetti infrastrutturali concordati a
Trieste non andranno avanti e questa sarà un'altra occasione
mancata", aveva avvertito il commissario europeo
all'allargamento Johannes Hahn, invitando i leader bosniaci a
fare "tutto il necessario" per garantire che il pacchetto sulle
accise fosse adottato.
Appello per il momento non raccolto da Sarajevo. I progetti
di connettività per la Bosnia annunciati a Trieste valgono 46
milioni di euro e includono la costruzione di tre tratti del
Corridoio Vc (la sezione Ponirak-Vraca, la galleria Zenica, il
tratto Johovac-Rudanka), e l'ammodernamento del Porto di Brcko,
offrendo alla Bosnia l'opportunità di creare posti di lavoro,
attrarre nuovi investitori e aumentare la crescita economica.
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Bosnia: bloccati progetti infrastrutturali finanziati da Ue
Nonostante appello di Bruxelles, Sarajevo non ha cambiato accise