(ANSA) - STRASBURGO, 3 OTT - Le condanne dei giornalisti che
hanno pubblicato articoli critici sull'inchiesta
dell'affondamento del sommergibile nucleare Kursk, e del
giornalista che ha pubblicato dichiarazioni di due leader ceceni
nel 2004, hanno violato la loro libertà di stampa protetta
dall'articolo 10 della Convenzione europea dei diritti umani.
L'ha stabilito la Corte di Strasburgo in due sentenze separate
nei confronti di Mosca.
La prima sentenza riguarda la condanna per diffamazione del
giornale Novaya Gazeta e della giornalista autrice dei due
articoli pubblicati nel gennaio del 2005 in cui il padre di una
delle vittime della tragedia del Kursk e il suo avvocato
criticavano l'inchiesta condotta dalle autorità. I giudici di
Strasburgo hanno stabilito, che i tribunali russi nel condannare
il giornale e la giornalista, non hanno tenuto in conto il fatto
che le opinioni espresse negli articoli erano di terze parti.
Nella seconda sentenza i giudici descrivono invece come
"ingiustificata" la condanna penale del capo redattore di un
mensile regionale per aver pubblicato nel 2004 le dichiarazioni
di 2 leader ceceni che incolpavano le autorità russe del
conflitto in Cecenia e criticavano duramente Mosca. Il
giornalista fu condannato a 4 anni di libertà vigilata per
incitamento all'odio. I togati di Strasburgo affermano che non
solo le dichiarazioni dei leader non potevano essere considerate
come incitamento all'odio e alla violenza, ma qualificano
l'intero processo decisionale del tribunale russo come
"estremamente deficiente" anche in considerazione della mancanza
di qualsiasi valutazione approfondita del contenuto delle
dichiarazioni pubblicate. (ANSA)
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Russia: Corte Strasburgo, Mosca ha violato libertà di stampa
Due sentenze separate su casi Kursk e leader Cecenia