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Migranti: Toia-Kyenge, Italia ha dato, ora tocca altri Paesi

Superare egoismi nazionali e riformare Dublino

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 3 OTT - A quattro anni dalla strage di Lampedusa "vogliamo ricordare i doveri che gli Stati Membri hanno nei confronti dell'Unione europea. Stati che continuano ad oggi a scaricare la responsabilità dell'accoglienza e di buona parte dei salvataggi sull'Italia in base ad un regolamento, quello di Dublino, che non risponde più a quel principio di solidarietà che sta alla base della nostra Unione. L'Italia ha già fatto la sua parte, allo stesso modo sia il Parlamento che la Commissione europea si sono fatti carico di proposte concrete per una gestione comune del fenomeno migratorio. Oggi chiediamo agli Stati di compiere quel passo necessario a superare particolarismi e egoismi nazionali". Così in una nota Cécile Kyenge, eurodeputata Pd.

Dal canto suo la capodelegazione dei democratici all'Europarlamento, Patrizia Toia, ha sottolineato che "le prossime settimane saranno l'occasione per i leader del resto d'Europa di trasformare quelle lacrime e quelle promesse in azioni concrete dando il via finalmente al processo di riforma del regolamento di Dublino che aspettiamo da anni e completando il lavoro e l'impegno di tutta la delegazione Pd, e in particolare dell'eurodeputata Cécile Kyenge, co-relatrice dell'Europarlamento sul tema, nel riformare, o meglio costruire da zero, una vera politica migratoria comune".(ANSA).

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