(ANSA) - BRUXELLES, 7 SET - Stop al commercio di strumenti di
tortura. E' l'obiettivo dell'alleanza internazionale proposta
dall'Ue con Argentina e Mongolia, e che verrà lanciata
ufficialmente in occasione dell'Assemblea generale dell'Onu il
18 settembre a New York. Ad aderire saranno circa 50 Paesi del
mondo (Africa, Asia, America, Europa), che firmeranno una
dichiarazione politica comune la quale potrebbe costituire una
base per ampliare la cooperazione a livello Onu in questo campo.
Nonostante il diritto internazionale vieti la tortura, gli
strumenti utilizzati per infliggerla - dalle mazze chiodate alle
cinture a scarica elettrica fino alle sostanze letali per le
esecuzioni della pena di morte - sono commercializzati in tutto
il pianeta. Quattro le azioni mirate a cui s'impegnano i Paesi
dell'Alleanza per un commercio libero dalla tortura: misure per
controllare e limitare le esportazioni di queste merci,
strumenti adeguati per le autorità doganali, creazione di una
piattaforma per monitorare i flussi commerciali e assistenza
tecnica per aiutare i Paesi ad attuare le norme che vietano
questo commercio, oltre allo scambio di buone pratiche. "Nella
mia carriera di commissaria ed eurodeputata ho incontrato in
varie occasioni vittime di tortura", ha dichiarato la
commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem, per questo
"credo fermamente che la politica commerciale possa contribuire
a rafforzare i diritti umani in tutto il mondo".(ANSA).
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Ue presenta alleanza per fermare commercio strumenti tortura
Iniziativa sarà lanciata ad Assemblea Onu il 18 a New York