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Limata bozza Roma, smorzato concetto Ue a più velocità

Tranquillizzati paesi dell'est. Confermati 4 pilastri sviluppo

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 17 MAR - Rallenta la corsa dell'Europa a più velocità, sdoganata da Angela Merkel dopo il vertice della Valletta a febbraio. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, era stato esplicito nel sottolineare che il 25 marzo a Roma la Dichiarazione per il 60/o anniversario della firma del primo trattato europeo avrebbe dovuto sottolineare prima di tutto il concetto di "unità" dell' Unione europea. Ora, tenendo conto delle resistenze della Polonia e dei paesi dell'est che temevano che formalizzare la nascita di una Europa a più velocità aprisse la via ad una Unione con paesi di serie A e serie B, la bozza della 'Dichiarazione di Roma' è stata limata per rendere meno esplicito il riferimento ad una Ue che nel futuro procederà a diverse velocità.

Sul nuovo testo, stando a quanto riferito da fonti diplomatiche europee, mercoledì scorso gli ambasciatori rappresentanti permanenti dei 27 paesi che parteciperanno alla cerimonia di Roma hanno trovato l'accordo su una formula di compromesso che lunedì prossimo sarà sottoposta agli sherpa dei 27. Il nuovo testo permetterebbe a tutti i capi di stato e di governo di firmare la Dichiarazione. Dieci anni fa, per il 50/o anniversario, la Dichiarazione fu invece firmata solo dai presidenti delle istituzioni europee.

Riprendendo di fatto quanto già reso possibile dal Trattato di Lisbona che prevede le cosiddette 'cooperazioni rafforzate', la formula trovata recita: "Agiremo insieme ogniqualvolta sarà possibile, a differenti ritmi e intensità qualora necessario, come abbiamo fatto in passato entro la cornice dei Trattati e lasciando la porta aperta a coloro che vorranno aggiungersi dopo. La nostra Unione è indivisa e indivisibile".

Di fatto sparirebbe l'ulteriore passaggio passaggio in cui, nella prima versione della proposta di Dichiarazione, si leggeva che gli stati membri "lavoreranno insieme per promuovere il bene comune, nell'intesa che alcuni di noi possono avvicinarsi, andare più lontano e più velocemente in alcune aree, tenendo aperta la porta a chi vorrà unirsi successivamente".

Restano invece indicati i quattro obiettivi generali di avere: una Ue "sicura" che garantisca libertà di movimento ai cittadini, ma assicurando il controllo delle frontiere ed una immigrazione gestita "con umanità ed efficienza; una Ue "prospera e sostenibile" in cui venga "completata l' Unione economica e monetaria"; una Ue "sociale" che "promuova diritti ed uguali opportunità per tutti" ed una "Ue più forte nel mondo" con una industria della difesa più integrata, che protegga il multilateralismo, il libero commercio ed lo stato di diritto.

(ANSA).

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