(ANSAmed) - STRASBURGO, 28 FEB - La Bosnia deve mettere fine
"con urgenza alla segregazione etnica in vigore nelle scuole del
Paese". A sollecitarlo è l'Ecri, l'organismo anti razzismo del
Consiglio d'Europa, nel suo terzo rapporto sul paese balcanico
in cui la segregazione etnica nelle scuole è denunciata come uno
degli elementi che dimostra "la continua mancanza di volontà
politica per la costruzione di una società inclusiva".
Nel documento l'Ecri sottolinea che nonostante le
raccomandazioni rivolte al Paese nel 2010, nessuna delle quali è
stata messa in pratica, nel Paese vige ancora un sistema
educativo basato sulla segregazione etnica e che "le élites
politiche dei tre maggiori gruppi etnici non mostrano alcuna
volontà di introdurre un sistema educativo integrato".
"Porre fine a tutte le forme di segregazione nelle scuole è
probabilmente il compito più importante per la Bosnia. È
assolutamente vitale per costruire una società inclusiva e
risparmiare alle generazioni future la maledizione delle
divisioni etniche e dell'odio" afferma il presidente dell'Ecri.
Nel rapporto l'organo del Consiglio d'Europa denuncia inoltre
che "le tensioni interetniche restano pericolosamente alte e che
il discorso politico è ancora spesso caratterizzato dall'odio,
mentre le reazioni delle autorità sono quasi inesistenti".
Infine l'Ecri denuncia i mancati emendamenti della costituzione
che prevede ancora che l'elegibilità a determinate alte cariche
dello Stato sia legata all'appartenenza a determinati gruppi
etnici. "L'indisponibilità a cambiare queste regole è
sintomatica degli esistenti ostacoli politici a superare le
divisioni etniche del Paese" afferma l'Ecri. (ANSAmed)
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Bosnia: Consiglio d’Europa, stop a segregazione in scuole
Manca volontà politica costruzione società inclusiva