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Nel Libro bianco di Juncker lo scenario Ue a più velocità

Convocata per domani riunione straordinaria della Commissione

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 27 FEB - Quattro o cinque scenari "concreti", senza modifica dei Trattati, da presentare alla riflessione degli Stati membri per rilanciare il funzionamento dell'Unione europea dopo la Brexit: sarebbero questi, a grandi linee, i contenuti del 'Libro bianco' cui sta lavorando la Commissione europea e che sarà presentato prima delle celebrazioni per i 60 anni del Trattato di Roma, "forse anche nei prossimi giorni". E' quanto rivela il quotidiano belga Le Soir, che cita fonti europee vicine al dossier.

Il documento conterrebbe "scelte credibili di modelli organizzativi" basati sulle "esperienze politiche reali" in corso nell'Ue. Tra le ipotesi, sarebbe in buona posizione quella evocata a più riprese nelle ultime settimane: l'Europa a più velocità in cui i Paesi che desiderano andare avanti più rapidamente nell'integrazione possano farlo senza essere frenati dagli altri.

Vanno in questa direzione - una strada aperta dalla cancelliera tedesca Angela Merkel - le dichiarazioni fatte a più riprese dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker la scorsa settimana e quelle del vicepresidente Frans Timmermans, entrambi apertamente a favore dell'ipotesi.

Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha intanto convocato per domani alle 17 una riunione straordinaria del Collegio dei Commissari, aggiuntiva rispetto a quella ordinaria di mercoledì che resta confermata. Specificando che sul tavolo ci sono le decisioni da prendere per il pacchetto sicurezza e migranti che la Commissione deve varare in questa settimana, così come sul 'White paper' che l'esecutivo presenterà come suo contributo "prima del vertice di Roma" a marzo, sul quale "i Commissari hanno già avuto un primo dibattito" e che è stato oggetto di un seminario dei capi di gabinetto giovedì e venerdì scorsi.

Il tema del futuro dell'Ue è stato affrontato anche in tre distinte risoluzioni approvate nell'ultima plenaria di febbraio dal Parlamento europeo.(ANSA).

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