(ANSA) - BRUXELLES, 17 FEB - "Si metta fine al sistema degli
'stage' non retribuiti nelle delegazioni straniere dell'Ue"
perché sono discriminatori nei confronti di giovani che hanno
mezzi economici limitati. A chiederlo è l'ombudsman europeo
Emily O'Reilly, che avverte: "i praticantati non retribuiti
possono perpetuare l'esclusione sociale de facto".
Nella sua raccomandazione, il difensore civico - che risponde
così all'esposto di un giovane stagista austriaco - propone che
la corretta indennità sia calcolata in base al costo della vita
del Paese in cui si trova la delegazione.
Secondo O'Reilly il Servizio europeo di azione esterna (Seae)
dovrebbe pagare a tutti gli 'stagisti' un'indennità tale da
"permettere un accesso ampio ai giovani di tutte le estrazioni".
"Il Seae ha circa 800 stagisti nelle sue delegazioni nel
mondo, i cui servizi a tempo pieno non vengono retribuiti -
scrive O'Reilly -. I praticanti devono coprire tutti i costi,
incluse le spese di alloggio, viaggi e assicurazione sanitaria:
un sistema che chiaramente discrimina molti giovani che hanno
mezzi limitati". Secondo il difensore civico europeo "le
indennità dovrebbero incoraggiare tutti i giovani a presentare
richieste di stage al di là del loro status finanziario".(ANSA).
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Ombudsman europeo, stop a stage non pagati in delegazioni Ue
Sono discriminatori verso giovani con mezzi economici limitati