(ANSA) - ROMA, 24 NOV - La nostra "posizione è chiara": se il
Ppe chiederà e otterrà la presidenza del Parlamento europeo,
dopo l'addio di Martin Schulz, si "apre la questione della
presidenza del Consiglio Europeo, di Donald Tusk. Non è
possibile che commissione, consiglio e presidenza Pe siano tutte
rappresentate dal Ppe". Lo spiega il sottosegretario per gli
Affari Ue, Sandro Gozi, ad un Forum ANSA. "Magari perchè no...",
ha poi aggiunto a chi gli chiedeva se per la presidenza del
Parlamento Europeo potrebbe concorrere un italiano.
Se il Ppe rivendicherà e chiederà "la
presidenza del Parlamento europeo", dopo l'annuncio di Schulz
che questa mattina ha fatto sapere di lasciare per occuparsi
della politica interna del suo paese, "siamo d'accordo".
C'e' il meccanismo - ha ricordato - della possibilità di
passaggio di staffetta, a metà mandato, della presidenza del Pe.
"Se i popolari confermeranno di voler quel posto è legittimo.
Ma non è possibile avere tre rappresentanti di quella parte
politica europea nelle tre istituzioni al vertice dell'Unione:
Commissione, Consiglio e Parlamento. Si dovrebbe aprire quindi
la questione della presidenza del Consiglio". Della poltrona,
cioè, dove oggi siede il polacco Donald Tusk.
La nostra "è una posizione chiara", ha ribadito Gozi.
E' "presto, non è tempo di toto-nomi. Ora bisogna mettere in
chiaro gli equilibri politici: a noi interessa porre questioni
politiche, facendo tornare la supremazia della politica. Poi si
discuterà di nomi", ha poi proseguito a chi gli chiedeva se in
questa ottica si potrebbe anche pensare ad una candidatura
dell'ex premier Enrico Letta al Consiglio Europeo. (ANSA).
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Gozi, per il dopo Schulz al Pe si apre caso Tusk
I popolari non possono avere tutte e tre le presidenze