(ANSA) - LUSSEMBURGO, 10 GIU - Il consenso generale
sull'impianto e la strategia del Piano Ue per accordi con i
Paesi di origine e transito dei flussi migratori ci sono, ma la
questione della contribuzione finanziaria degli Stati membri
resta un punto sensibile, e la sfida ora è riuscire a tradurre i
primi 'compact' in linee di lavoro operative già subito dopo il
prossimo vertice dei leader del 28 e 29 giugno, dal quale si
attende un chiaro mandato, come chiede il commissario europeo
all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos.
"Abbiamo trovato sostegno, mi pare ci sia stata un'ampia
condivisione. E mi è stato ribadito che le risorse si
troveranno", afferma il ministro Angelino Alfano lasciando il
consiglio Interni Ue, primo vero banco di prova politico dopo la
presentazione della proposta della Commissione di martedì.
All'incontro il capo del Viminale è tornato a battere sul
"punto centrale" dei rimpatri dei migranti economici che
affollano i nostri centri e che "devono essere europei", quindi
condotti sulla base di intese per la riammissione siglate da
Bruxelles, proprio grazie ai compact con i Paesi africani. "E'
il succo della questione", ha evidenziato Alfano. "Siamo
convinti che se ci sono gli accordi di rimpatrio i soldi si
trovano. Sarebbe stupido non farlo, per una priorità simile".
Ma l'austriaco Wolfgang Sobotka frena, riflettendo il pensiero
di vari colleghi. "Anche se c'è la volontà di tradurre questa
solidarietà in azione, "non è facile, specialmente quando si
parla di finanziamenti. Perché alla fine questo piano significa
che si devono aggiungere soldi".
Avramopoulos prova a spostare il focus: non dobbiamo puntare
l'attenzione "sui finanziamenti. Dobbiamo collaborare con questi
Paesi con spirito di rispetto e mutua fiducia. Noi ne abbiamo
bisogno per gestire meglio i flussi migratori, ma anche loro
hanno bisogno del nostro aiuto, da questo verranno i risultati".
E l'olandese Klaas Dijkhoff aggiunge: "Nessuno Stato membro
sarà mai entusiasta di spendere di più. Ma la parola chiave è
'efficacia'. Misure efficaci sono un buon investimento".
Così come l'Italia, anche la Commissione europea punta ad
"un'operatività immediata" del piano. "Non possiamo aspettare
che la stagione degli arrivi sia finita. Ma per fare questo,
abbiamo bisogno di un chiaro mandato Ue. Spero il vertice dei
leader Ue sostenga il nostro approccio", ammonisce Avramopoulos.
"Credo ci siano tutte le condizioni" puntualizza il capo del
Viminale "se non accadrà, sarà per "mancanza di volontà, non di
proposte", avverte Alfano.
Intanto, la Slovacchia che avrà la presidenza di turno del
Consiglio di Ue da inizio luglio, appare pronta a spingere il
dossier: per il ministro dell'Interno Robert Kalinak è
"finalmente" un'iniziativa che cerca di dare una "soluzione alla
radice" del problema. (ANSAmed)
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Migranti:Avramopoulos,leader diano ok compact Ue-Africa
Alfano,servono subito e rimpatri al centro. Vienna,nodo risorse