(ANSAmed) - BRUXELLES, 20 MAG - I ministri dell'Interno Ue
hanno concordato una posizione comune sull'attivazione di un
freno d'emergenza per la sospensione dell'esenzione dei visti.
Sulla base di questo mandato la presidenza olandese potrà
iniziare a negoziare un accordo con l'Europarlamento non appena
l'assemblea avrà trovato, a sua volta, una posizione comune.
Per gli Stati membri l'accordo sul cosiddetto 'freno
d'emergenza' e' un elemento fondamentale, prima di arrivare alla
liberalizzazione dei visti per la Turchia nell'area Schengen,
uno degli elementi centrali e controversi dell'intesa tra
l'Unione e Ankara di marzo, per gestire i flussi migratori.
L'approccio comune mira a snellire un meccanismo già esistente
e si basa sulla proposta presentata dalla Commissione Ue il 4
maggio scorso, con contributi mutuati anche dalla lettera
inviata nelle settimane scorse da Francia e Germania.
Il cosiddetto freno d'emergenza potrà essere attivato, ad
esempio, nel caso si dovesse verificare una diminuzione nella
cooperazione del Paese terzo a riammettere cittadini di altri
Stati transitati dal suo territorio. Ma anche in caso di un
aumento dei rischi per l'ordine pubblico o la sicurezza interna,
e in particolare con un aumento sostanziale di crimini gravi o
attacchi terroristici legati al Paese in questione. (ANSAmed)
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Turchia:prima intesa Ue su 'freno emergenza' esenzione visti
Mandato 28 a negoziare meccanismo sospensione con Parlamento Ue