(ANSA) - PERUGIA, 8 APR - Immigrazione, terrorismo, sicurezza
e crisi economica sono le sfide che deve contemporaneamente
affrontare ora l' Unione europea. Lo hanno detto i vice
presidenti del Parlamento europeo Antonio Tajani e David Sassoli
intervenuti oggi a Perugia a uno degli incontri del Festival del
giornalismo. "Giornalismo e politica, politica e giornalismo: il
dilemma infinito" il tema del dibattito al quale ha partecipato
anche la presidente della Commissione cultura, Silvia Costa. A
coordinare i lavori Jaume Duch Guillot, portavoce dell'
Europarlamento.
"Immigrazione, terrorismo e crisi economica - ha detto Tajani
- sono tre angoli dello stesso triangolo. Se non si risolve il
problema a monte, cioè quello in Siria, difficilmente si potrà
poi risolvere quello della crisi. Non è un caso che Draghi abbia
detto che l'Europa faticherebbe a reggere un altro choc perché
la situazione di instabilità rende più debole l'economia e
scoraggia gli investitori nello scegliere l'Europa piuttosto che
altre parti del mondo".
Secondo il vice presidente del Parlamento europeo l'eventuale
chiusura del valico del Brennero "sarebbe una sciagura per
l'Italia". "I Paesi europei - ha aggiunto - non devono essere
egoisti. Il problema non sono le frontiere interne ma quelle
esterne. Bisogna essere più solidali con l'Italia e con la
Grecia per quanto riguarda un'azione finalizzata a ridurre il
numero di immigrati e rifugiati che vengono da altre parti del
mondo. Chiusa la rotta balcanica, chi ne farà le spese sarà
soprattutto l'Italia perché c' è il rischio Albania e sempre più
quello Libia. Quindi la chiusura della frontiera del Brennero da
parte dell'Austria sarebbe una scelta egoistica, inaccettabile,
che arrecherebbe un danno enorme all'Italia che insieme
all'Unione europea devono assolutamente scongiurare".
Per Sassoli il tema della sicurezza è centrale in Europa.
"Abbiamo - ha detto - un'opinione pubblica sconcertata che sente
il tema della sicurezza come la priorità. Credo che l'Europa
possa dare molto di più, possa non solo dotare i Paesi di
strumenti più idonei a fronteggiare il problema della sicurezza
ma a dotare l'Europa stessa di strumenti". Il vicepresidente del
Parlamento ha detto di pensare "alla difesa comune, a un'agenzia
di intelligence europea". "Poi magari - ha aggiunto - il
terrorismo non si batte nemmeno così ma potremmo dire di avere
fatto la nostra parte".
Riguardo all'ipotesi di chiusura del Brennero, Sassoli ha
sottolineato che "l'Austria si è opposta all'approvazione al
dare la possibilità agli Stati di conoscere i passeggeri che
girano in uno scambio di informazioni e adesso alzano i muri".
"Credo che l'Austria - ha sostenuto - debba fare una riflessione
su sé stessa e l'Europa non debba indietreggiare o mettersi di
lato rispetto a Paesi che hanno usufruito di essa e devono
rispettare sue indicazioni. Fare finta di niente - ha concluso
Sassoli - credo sia insopportabile".
Silvia Costa ha ricordato la risoluzione approvata in
Parlamento in particolare su bambini e ragazzi rifugiati.
"Sapete - ha aggiunto - che ce ne sono milioni, ma anche tanti
ragazzi in difficoltà in Europa. Una quota significativa non ha
accesso all'istruzione e durante questo periodo non avere
servizi e attività educativa significa che stiamo dando un
segnale gravissimo. Abbiamo quindi approvato una grande
campagna, Educal, per raddoppiare le risorse che si danno ai
servizi educativi con gli aiuti umanitari e per il cosiddetto
corridoio educativo, un appello - ha concluso Silvia Costa -
perché le università europee accolgano studenti. E le prime tre
che lo hanno fatto loro sono italiane".
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Tajani e Sassoli,immigrazione-sicurezza-crescita le sfide Ue
Dibattito a Festival giornalismo Perugia con Silvia Costa