(ANSA) - STRASBURGO, 4 FEB - Avanti tutta sulle riforme, ma
anche con l'attuazione degli accordi raggiunti: si può
riassumere così l'appello lanciato oggi dall'Assemblea di
Strasburgo a Pristina e Belgrado. Gli eurodeputati ricordano fra
l'altro che il rispetto dei patti concordati con il Kosovo
costituisce una delle condizioni dell'adesione della Serbia
all'Unione europea.
"Inviamo un messaggio chiaro: Belgrado è sulla rotta giusta
verso l'Unione europea" afferma David McAllister (Ppe), relatore
della risoluzione sulla Serbia, approvata con 498 voti a favore,
66 contrari e 70 astensioni. L'Europarlamento in particolare
chiede alla Serbia di avanzare negli sforzi contro la corruzione
e il crimine organizzato, di proseguire il percorso di riforme e
assicurare che il lavoro di giudici e procuratori, così come
quello dei media, sia libero dall'influenza politica.
Anche la risoluzione sul Kosovo è passata con una importante
maggioranza, con 403 voti a favore, 130 contrari e 104
astensioni. "Il futuro del Kosovo indipendente è nell'Unione
europea, ma deve fare di più nella lotta contro la corruzione e
il crimine organizzato, per cominciare ad ottenere risultati
tangibili, anche nell'economia" spiega la relatrice, Ulrike
Lunacek (Verdi). "Il Kosovo è l'unico Paese dei Balcani
occidentali i cui cittadini non possono viaggiare liberamente
nell'Ue per tre mesi" ricorda Lunacek, secondo cui "questa
situazione anomala deve cambiare velocemente per assicurare che
i cittadini non si sentano più 'rinchiusi' ". Gli eurodeputati
rivolgono infine l'ennesimo appello ai cinque Stati membri che
non riconoscono Pristina, aggiungendo che se tutti i Paesi
europei lo facessero, questo porterebbe maggiore stabilità alla
regione e aiuterebbe la normalizzazione delle relazioni fra
Kosovo e Serbia. (ANSA)
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Pe a Serbia e Kosovo, continuare su strada riforme
Attuazione accordi raggiunti è condizione per adesione a Ue