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Bangladesh: Mogherini, Ue preoccupata rispetto diritti umani

Risponde a Tajani su tutela libertà espressione e religiosa

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 29 SET - "L'Ue segue attentamente la situazione politica e dei diritti umani in Bangladesh ed esprime le proprie preoccupazioni con il governo e coi principali partiti politici in ogni occasione possibile". Lo afferma l'Alto rappresentante alla politica estera Ue, Federica Mogherini, rispondendo a nome della Commissione a un'interrogazione del vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani circa la tutela della libertà d'espressione e di religione nel Paese. In particolare, Tajani aveva posto all'attenzione della Commissione che nell'agosto 2013 il governo del Bangladesh ha modificato la legge in materia di comunicazioni e informazioni, introducendo una disposizione che qualifica come reato gli atti che "recano offesa ai credi religiosi". Di conseguenza - aggiunge Tajani - la modifica della legge sulle comunicazioni ha dato vita a una sorta di legge sulla blasfemia in Bangladesh.

Alla luce di quanto precede, Tajani ha chiesto alla Commissione se è a conoscenza dell'esistenza della suddetta legge in Bangladesh; se ha previsto iniziative volte a promuovere la libertà di espressione e di religione in Bangladesh, condannando pertanto qualsiasi legge che limiti tale diritto. "Le questioni relative ai diritti umani - è la risposta di Federica Mogherini - sono state discusse con il governo nella sottocommissione sulla governance, sui diritti umani e sulla migrazione nel quadro dell'accordo di cooperazione Ue-Bangladesh del 2001, che si è riunita il 26 e 27 febbraio 2015 a Dacca.

L'Ue ha invitato il governo a rispettare i diritti fondamentali quali la libertà di riunione, la libertà di espressione e dei mezzi di comunicazione e ad eliminare le pratiche che limitano tali diritti, lottando al tempo stesso contro altre violazioni dei diritti umani. L'Ue - conclude Mogherini - ha espresso il proprio timore in merito al contenuto degli atti legislativi che limitano le libertà fondamentali, tra cui la nuova politica nazionale in materia di teleradiodiffusione e la legge sulla tecnologia dell'informazione e della comunicazione del 2006. In questo ambito l'Ue ha anche ribadito il proprio profondo impegno a favore della libertà di espressione, di pensiero, coscienza, religione e credo".

(ANSA).

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