(ANSA) - BRUXELLES, 22 GIU - Spariscono le quote obbligatorie,
ma gli Stati sono vincolati a "decidere entro fine luglio" sulla
distribuzione "di 40mila" profughi, su scala Ue. E' il
compromesso con cui si pensa di poter salvare il volto solidale
dell'Europa e la sovranità dei governi - in molti casi tallonati
dai movimenti di destra e populisti - di fronte agli elettorati.
RICOLLOCAMENTI E REINSEDIAMENTI - Nella bozza di conclusioni
del vertice europeo del 25 e 26 giugno, trapelata oggi (quindi i
termini possono ancora cambiare) i numeri e i tempi proposti
dalla Commissione Ue restano: 40mila richiedenti asilo da Italia
e Grecia, da distribuire in due anni, su scala Ue, e 20mila da
reinsediare in 24 mesi dai campi profughi.
Quello che invece varia rispetto alla proposta legislativa
dell'esecutivo comunitario, è il modo con cui si arriva alla
ripartizione. Saranno "gli Stati membri" nella loro sovranità a
decidere entro fine luglio".
Secondo fonti Ue è questo il passaggio che scioglie il nodo
più controverso del dossier immigrazione, superando la questione
del meccanismo obbligatorio, che aveva fatto scattare i paletti
di numerosi Stati membri, decisi a non subire nuovi 'diktat' Ue.
D'altra parte, servirà comunque una maggioranza qualificata
per arrivare a questo meccanismo "temporaneo" ed "eccezionale",
che di fatto apre una breccia nel Regolamento di Dublino, ma che
così formulato renderà probabilmente più difficile il proposito
della Commissione Ue di presentare una proposta legislativa
entro fine anno, per uno strumento permanente.
ASILO E LISTA UE PAESI SICURI - Al fine di accelerare le
procedure per le richieste d'asilo si pensa alla possibilità di
creare una lista europea dei cosiddetti Paesi d'origine sicuri.
Secondo fonti, la provenienza da uno di questi Paesi, riduce la
possibilità dei migranti di ottenere protezione internazionale.
CENTRI DI SMISTAMENTO (HOTSPOTS) - Si prevedono zone di
frontiera organizzate, e strutture nei Paesi in prima linea,
dove anche con l'aiuto di esperti degli altri Stati membri,
dell'Ufficio per l'asilo (Easo), Frontex, ed Europol, si
assicurerà la registrazione e la raccolta delle impronte
digitali dei migranti, così come prevede il Regolamento di
Dublino e Eurodac (sistema identificazione).
RIMPATRI - Efficaci politiche di rimpatrio sono viste come
"una parte essenziale per combattere l'immigrazione illegale" e
"scoraggiare le persone dal rischiare la loro vita". A questo
scopo "tutti gli strumenti saranno mobilitati per promuovere le
riammissioni dei migranti illegali nei Paesi di origine e
transito". Tra l'altro, in una lettera della Commissione alle
capitali, si contempla anche la "reclusione dei migranti, come
estremo rimedio per evitare la fuga degli irregolari".
CONFERENZA DELLA VALLETTA - Si punta ad assistere i partner
africani nello sviluppo, con investimenti, affrontando le cause
principali dell'emigrazione; nella lotta contro i trafficanti;
di rafforzare la cooperazione per una politica dei rimpatri più
efficace. In particolare, l'Ue non ha accordi di riammissione
con i Paesi nord-africani: ad esempio, e' ancora impegnata in un
negoziato col Marocco (mandato del 2000), mentre con l'Algeria
ancora non ha iniziato le trattative (mandato risale al 2002).
(ANSA).
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Via quote obbligatorie, ultima parola spetta a Stati
Ecco i punti principali della bozza di conclusioni del vertice