(ANSA) - LUSSEMBURGO, 19 GIU - Tsipras vede avvicinarsi un
accordo ma l'Europa no e, sempre più preoccupata, guarda alla
prossima settimana consapevole che sarà l'ultima possibile per
evitare la drammatica eventualità di un default della Grecia che
nessuno ormai esclude più. "Siamo vicini al punto in cui il
Governo greco dovrà scegliere se accettare un accordo che
considero una buona offerta o se dirigersi verso il fallimento",
ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, nel
messaggio con cui ha convocato i capi di Stato e di Governo
dell'Eurozona lunedì.
L'Europa aspetta un segnale da Atene, cioè nuove proposte che
possano essere valutate nel weekend dai tecnici e poi
dall'Eurogruppo lunedì mattina. Ma dal Governo ancora silenzio.
Atene insiste nel voler portare la discussione direttamente al
piano politico, cioè dai capi di Stato, ma l'Eurozona, Berlino
in testa, vuole invece un accordo prima di tutto tecnico. Anche
se tra i cittadini non mancano timori sul fronte della liquidità
e, agli sportelli e ai bancomat, hanno iniziato a ritirare
moneta: 4 miliardi in quattro giorni. Niente resse, ma la
preoccupazione non sembra mancare.
"La situazione in Grecia sta diventando critica, il vertice
straordinario di lunedì avrà lo scopo di far sì che tutti
abbiamo capito le posizioni di tutti e le conseguenze delle
decisioni, ma dobbiamo liberarci dell'illusione che ci possano
essere magiche soluzioni a livello di leader", ha chiarito Tusk,
invitando a mettere fine al 'chicken game' (la sfida a chi tiene
duro di più) e al gioco di incolpare gli altri. "Questo non è un
gioco e non c'è tempo per alcun gioco", ha avvertito il
presidente, riassumendo un sentire condiviso con i suoi colleghi
delle altre istituzioni. I greci continuano ad essere poco
concreti - indicano fonti - e c'è il sospetto che non siano in
grado di mettere a punto proposte credibili. Anche oggi il
ministro Varoufakis si è lamentato dell'Eurogruppo, che non ha
discusso le sue "nuove idee", e ha denunciato "perniciosi leak"
alla stampa per allarmare sulle banche greche.
Il clima tra le parti è teso, ma i creditori non perdono la
pazienza. Anzi, Berlino continua a mostrarsi disponibile, anche
se un accordo dovesse arrivare in settimana e non lunedì stesso.
Nessuno vuole mettere scadenze, la fretta però è evidente: le
banche greche hanno ottenuto dalla Bce una nuova iniezione di
liquidità d'emergenza (Ela), ma più bassa delle richieste (1,8
miliardi contro 3). E crescono i timori per la tenuta del
sistema creditizio: "La Grecia può andare ancora avanti per
giorni, non settimane, ed è difficile dire per quanto tempo
potrà evitare di dover imporre controlli sui movimenti di
capitali", ha detto il ministro delle Finanze spagnolo Luis De
Guindos, mentre la fuga dei depositi bancari in Grecia marcia al
ritmo di circa un miliardo al giorno.
Nonostante i timori segnalati dai sui partner, il premier
ellenico non perde la calma. Volato a Mosca per stringere con
Putin l'intesa sul gasdotto, ha anche incassato la sua
disponibilità ad aprire i cordoni della borsa, se servisse. E ha
invitato l'Europa a non considerarsi "l'ombelico del mondo", e a
fare "scelte coraggiose". Tutti appelli che lasciano
indifferenti i vertici europei, preoccupati dalla mancanza di
cooperazione greca, a causa della quale è fallito un altro
Eurogruppo. "Non capisco Tsipras. Ho sempre avvertito del fatto
che non mi è possibile evitare il fallimento dei colloqui ad
ogni costo", ha detto il presidente della Commissione Juncker,
impegnato anche questo weekend in tentativi di mediazione per
arrivare ad una soluzione. Il lavoro diplomatico è in corso -
Juncker ha sentito anche Renzi - e ci si consulta non solo per
trovare un accordo, ma anche per prepararsi a scenari peggiori.
Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan è ottimista, perché
l'Eurosummit "è segno che ci sono margini per raggiungere
un'intesa". E comunque, anche in caso di Grexit e di rialzo di
spread e rendimenti, l'Italia è molto più forte del 2012, anche
grazie agli sforzi fatti, che hanno ridotto la "componente di
rischio specifica", mentre quella "sistemica" è contrastata
"dagli strumenti Bce". (ANSA).
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Tsipras vede accordo,timori Ue. Berlino,serve l'ok di tutti
Juncker non esclude Grexit.Da Russia mano tesa.Code ai bancomat