(ANSA) - BRUXELLES, 5 GIU - "Rivedere i Trattati è come
aprire un vaso di Pandora: credo serva una certa flessibilità,
ma non voglio rinegoziare tutto. Non credo a un Europa 'a la
carte'". E' il messaggio lanciato dal premier lussemburghese, il
democratico, Xavier Bettel, intervistato dal Financial Times a
poche settimane dall'apertura del semestre di presidenza Ue a
guida lussemburghese. Quindi avverte: "Non sono Berlino e Parigi
che decidono cosa succede in Europa. L'Unione è composta da 28
Stati membri".
Bettel è conosciuto dal grande pubblico per essere stato il
primo Premier europeo, il mese scorso, ad essersi sposato con il
proprio partner. Subito dopo la sua elezione, del dicembre 2013,
ha radicalmente trasformato la residenza da primo ministro,
arricchendola con sensazionali quadri di pop art di Andy Warhol,
con soggetti come Marilyn e Picasso.
Consapevole di aver sulle spalle un'eredità pesante, come lo
scandalo LuxLeaks che ha messo in imbarazzo il suo predecessore
Jean Claude Juncker, Bettel punta a migliorare l'immagine
offuscata del Granducato, secondo tanti un 'paradiso fiscale'
nel cuore dell'Europa: "Non voglio essere il Primo ministro di
un Paese - spiega al Ft - in cui la gente arriva perchè pensa di
poter fare cose che non sono permesse in altri Paesi". (ANSA).
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Ue: Lussemburgo, rivedere Trattati è aprire vaso Pandora
Premier Bettel, Berlino e Parigi non decidono tutto