(ANSA) - BRUXELLES, 24 APR - I risultati del vertice europeo
straordinario sull'immigrazione incassano un nugolo di critiche,
fino all'altolà di Cei e Vaticano, col cardinal Vegliò che
avverte: "bombardare barconi è un atto di guerra".
Il mondo cattolico, così come le Ong, da Amnesty International
a Medici senza frontiere, rimproverano all'Ue di aver perso
un'occasione per dimostrare solidarietà. "Troppa politica di
sicurezza e poca umanità": questo il refrain. Ma per il premier
Matteo Renzi è stato fatto "un passo in avanti", anche se "la
strada è ancora lunga".
Il capo del Viminale Angelino Alfano invece torna sulla
possibile missione militare, ispirata all'operazione Atalanta,
per la quale l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini ha
avuto un mandato esplorativo. "La vera sfida - dice - è
stroncare il traffico di uomini" tirando "bombe per affondare i
barconi, in un quadro di legalità, come in Somalia contro i
pirati".
Chiesa e organizzazioni non governative stigmatizzano
soprattutto il mancato accordo tra gli Stati sulla
redistribuzione dei richiedenti asilo, ma anche il mancato
cambio di mandato e di raggio operativo della missione Triton.
La Commissione Ue ci tiene però a dimostrare come il bicchiere
sia mezzo pieno e che quanto è stato deciso è solo il primo
mattone di un approccio più complessivo, rimandando al 13
maggio, con la presentazione dell'Agenda sull'immigrazione.
L'esecutivo europeo sottolinea che "la portata geografica di
Triton sarà estesa nell'ambito del nuovo piano, alla luce del
rafforzamento di risorse e mezzi". Questo significa che le navi
di Frontex si dislocheranno oltre le trenta miglia,
avvicinandosi così a eventuali barconi in difficoltà.
Per sapere quanto andrà oltre, occorrerà aspettare la prossima
settimana. Perchè "è una decisione operativa, che spetta
all'agenzia Ue e all'Italia" che in queste ore stanno lavorando
per ridisegnare il piano. Si chiarisce: l'estensione geografica
"non ha a che vedere col mandato", e si ribadisce: "per fare
'search and rescue' non serve cambiare il mandato perchè in
quello attuale è già previsto. Quindi la triplicazione delle
risorse è stata fatta con l'intenzione di salvare più vite".
Quanto a ricollocamenti, reinsediamenti, e canali legali per
l'immigrazione, Juncker tornerà all'attacco. "Dopo 33 anni in
politica sono poche le cose che lo scoraggiano" afferma il
portavoce della Commissione Margheritis Schinas. L'immigrazione
legale "è un argomento caro al cuore del presidente, ha fatto la
sua campagna elettorale su questo, come Martin Schulz, e
l'argomento tornerà con l'Agenda sull'immigrazione". Non è una
cosa che può essere "trascurata o messa sotto il tappeto".
Intanto Bulwark, la portaelicotteri della Royal Navy,
"dovrebbe arrivare nel sud Mediterraneo entro una settimana"
secondo una decisione di Londra. La nave farà operazioni di
"ricerca e salvataggio" ed è indipendente dall'operazione
Triton, ma collaborerà con Frontex e le autorità italiane. Il
premier David Cameron l'ha offerta a patto che nessuna delle
persone salvate chieda asilo nel Regno Unito" saranno "portati
nel porto sicuro più vicino, probabilmente l'Italia".
Un'affermazione che ha colpito per la mancanza di solidarietà.
A chiedere a gran voce quote obbligatorie per ogni Paese
europeo sull'accoglienza di migranti è il Ppe, partito di cui
Juncker è espressione. E anche la Germania insiste. "Se gli
europei sono d'accordo sul fatto che non si possa semplicemente
alzare il muro dei confini esterni, dobbiamo arrivare a una più
giusta ripartizione all'interno dell'Ue", dice il ministro degli
Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier. Per Gianni Pittella,
presidente dell'eurogruppo dei Socialisti e Democratici "sono
stati fatti passi positivi", ma serve una politica solidale.
"Spero che la risposta decisa ieri a Bruxelles sia un primo
passo per una azione collettiva e efficace", dice invece l'Alto
Commissario Onu per i profughi Antonio Guterres, mentre Renzi
annuncia che lunedì porterà Ban Ki Moon su un aereo e poi sulla
nave San Giusto per fargli vedere fisicamente e plasticamente
cosa sta facendo l'Italia".
Sul fronte della politica interna molte critiche da Fi, per le
"troppe questioni irrisolte" come spiega la responsabile della
comunicazione Deborah Bergamini. Per il leader leghista Matteo
Salvini l'accordo "è il nulla. Una presa in giro dell'Ue a
Renzi". Critica anche la guida di Fratelli d'Italia, Giorgia
Meloni, che invita il ministro dell'Interno a "dimettersi". Per
M5S "Renzi esulta per un altro fallimento europeo". (ANSA).
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Triton si allarga. Renzi, primo passo ma strada è lunga
Dal Vaticano altolà all'Ue. Su rifugiati Juncker non molla