(ANSA) - BRUXELLES, 24 APR - "Dopo le stragi, finalmente gli
Stati membri dell'Ue hanno adottato alcuni passi concreti per
fronteggiare questa crisi umanitaria. Tuttavia, resta del tutto
aperta la questione se riusciranno a passare dalle parole ai
fatti nella costruzione di una politica dell'immigrazione comune
basata su una reale solidarietà". Lo dichiara Gianni Pittella,
presidente del gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento
europeo. "Siamo sicuramente felici - prosegue - che finalmente
la missione Triton possa avere risorse adeguate, rafforzando de
facto la sua capacità operazionale, così come ci rallegriamo che
alcuni Stati membri abbiano messo a disposizione mezzi, navi e
uomini per le operazioni di recupero e ricerca dei migranti.
Però, non possiamo non nascondere il nostro disappunto rispetto
al persistente e limitato egoismo politico sulla questione della
condivisione dei flussi e dell'assistenza dei migranti così come
dell'assoluta mancanza di un approccio umanitario rispettoso dei
diritti umani. Il regolamento di Dublino è anacronistico e
inefficace. Deve essere cambiato in base alla drammatica
situazione attuale. Siamo certi che Federica Mogherini, capo
della Diplomazia europea - conclude Pittella - sarà in grado di
tracciare un piano per contrastare i trafficanti di esseri umani
nel quadro di un mandato Onu. Ma su questo punto, deve essere
chiaro a tutti: anche se l'Ue riuscirà a distruggere tutte le
imbarcazioni pronte a salpare dalle coste libiche, questo non
sradicherà le vere radici del problema. Fino a quando milioni di
africani saranno costretti a fuggire dalla povertà, dalla
guerra, dalla dittatura e dalla violenza, i flussi migratori non
finiranno". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it