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Terrorismo: Gozi, dobbiamo andare verso servizio segreto Ue

Rafforzare controlli frontiere esterne,ma non discutere Schengen

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 10 FEB - Contro la minaccia del terrorismo e dei foreign fighters "dobbiamo andare verso un servizio di intelligence europeo" e per quanto riguarda Schengen "rafforzare i controlli alle frontiere esterne, ma non rimettere in discussione il principio della libertà di circolazione degli europei". E' la posizione dell'Italia, come indicata dal sottosegretario agli affari europei, entrando nel consiglio affari generali che prepara il vertice di giovedì, che avrà in agenda anche la lotta al terrorismo, oltre a Grecia e Ucraina.

Il tema dello scambio di informazioni tra i servizi segreti europei nelle ultime settimane è stato sollevato più volte dall'alto rappresentante Federica Mogherini. Dal canto suo il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, alcune settimane fa indicò che la cooperazione è limitata dalle "gelosie". Oggi Gozi risponde all'ANSA che "la posizione italiana è chiara: occorre andare verso una maggiore cooperazione tra i servizi di intelligence e, auspicabilmente, anche alla integrazione di un servizio di intelligence europeo".

"Sappiamo che ci sono egoismi e gelosie - aggiunge Gozi - ma di fronte alle nuove minacce occorre fare passi in avanti importanti anche su questo. Dobbiamo andare verso un servizio di intelligence europeo".

Altro punto chiave, lo sblocco dell'accordo per il PNR europeo fermo da anni al Parlamento Europeo. Per Gozi "è necessario riavviare il negoziato" istituzionale tra Consiglio e Parlamento ed indica una "nostra volontà molto forte per arrivare presto ad un PNR europeo" perché, avverte, "l'alternativa negativa sarebbe quella di avere 28 sistemi di PNR nazionali". Quindi, aggiunge, "dobbiamo uscire presto da questo impasse, sempre alla luce del principio della sicurezza dei diritti, trovando una soluzione di compromesso sulle banche dati e sui tempi di utilizzo dei dati". (ANSA).

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