(ANSA) - BRUXELLES, 25 AGO - Quattro giorni cruciali da qui
all'atteso vertice Ue straordinario di sabato, chiamato a
decidere sulle personalità-guida dell'Ue dove la candidatura a
'Lady Pesc' di Federica Mogherini sembra mantenere quota, come
sottolinea oggi lo 'Spiegel'. Anche se, fanno sapere qualificate
fonti Ue, "gli scenari restano aperti" e rischiano di rimanerlo
sino al giorno stesso del vertice.
Tutto sta nell'ultimo giro di consultazioni che il presidente
Ue uscente Herman Van Rompuy terrà con i leader dei 28 in questi
giorni, in modo da arrivare a sabato con un quadro di massima di
'opzioni' possibili sul tavolo. In questo contesto, è arrivato
l' 'endorsement' ufficiale dalla cancelliera Angela Merkel alla
candidatura a presidente dell'Eurogruppo del ministro spagnolo
delle Finanze Luis De Guindos. Il punto ora è sapere se
l'olandese Jeroen Dijsselbloem resterà sino a fine mandato al
giugno 2015 o se verrà nominato prima commissario Ue.
Cancellerie, sherpa e negoziatori sono ufficialmente tornati
al lavoro dopo la pausa estiva, quando i contatti sono
proseguiti informalmente. Il nodo è da una parte l'elevato
numero di candidature per sostituire Catherine Ashton - oltre a
Mogherini, "considerata la favorita" dallo Spiegel, ci sono
anche il polacco Radoslav Sikorski e la bulgara Kristalina
Georgieva -, e dall'altro un'opposta 'carenza' per il successore
di Van Rompuy, per cui continuano a circolare i nomi della
danese Helle Thorning-Schmidt, dei baltici Andrus Ansip e Valdis
Dombrovskis, e del polacco Donald Tusk. E proprio la pressione
crescente dei Baltici e dell'Est, con la crisi ucraina alle
porte, è un altro nodo. Oltre alla questione dell'equilibrio di
genere: c'è un disperato bisogno di donne e nominarne due per i
'top job' aiuterebbe il futuro presidente della Commissione
Jean-Claude Juncker in difficoltà con le 'quote rosa'.
C'è poi la questione dell'equilibrio tra le famiglie
politiche: i popolari hanno sì vinto le elezioni europee, ma di
giustezza sui socialisti. E i liberali, che si sono alleati
nella 'grosse koalition' all'Europarlamento con queste due
famiglie, ora reclamano una "adeguata rappresentanza" ai massimi
livelli delle istituzioni Ue, dove al momento a prevalere
sarebbero di gran lunga i popolari. Altrimenti, ha avvertito il
leader dell'Alde Guy Verhofstadt, sarà "impossibile" per loro
dare il sostegno alla futura Commissione Juncker in Aula a
Strasburgo.
Sarà però "impossibile", avvertono a loro volta le fonti Ue,
"rispettare tutti questi criteri". A prevalere sarà quindi "un
esercizio molto, molto politico" che i capi di Stato e di
governo dovranno essere pronti a saper giocare.(ANSA).
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Spiegel, Mogherini in pole per Pesc ma giochi aperti
Ok Merkel a De Guindos a Eurogruppo. Liberali vogliono più peso