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Le sanzioni europee colpiscono le principali banche russe

Da Sberbank a Vtbank, stop a raccolta liquidità su mercati Ue

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 1 LUG - La principali banche della Russia da oggi non potranno più raccogliere liquidità sui mercati europei, per effetto dell'entrata in vigore delle sanzioni Ue, inflitte per il ruolo svolto da Mosca nella crisi in Ucraina.

Si tratta di Sberbank (l'istituto di credito più grande della Russia); Vtb bank; Gazprombank; Vnesheconombank; e Rosselkhozbank, così come indicato dalla Gazzetta ufficiale dell'Unione.

A queste "è vietato acquisto, vendita, intermediazione all'emissione, o altre negoziazioni su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario con scadenza superiore a 90 giorni, emessi dopo il primo agosto 2014".

Oltre alle restrizioni per l'accesso ai mercati finanziari, sono previste sanzioni nelle aree della tecnologie 'dual use', della tecnologia per lo sfruttamento petrolifero (ma solo per alcune categorie di progetti,) e l'embargo delle armi.

Per quanto riguarda il 'dual use', "è vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni e le tecnologie a duplice uso, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, o per un uso in Russia, se i prodotti in questione sono o possono essere destinati, in tutto o in parte, ad un utilizzatore finale militare".

Quanto alle tecnologie per lo sfruttamento del petrolio, "occorre un'autorizzazione preventiva per vendere, fornire, trasferire o esportare, le tecnologie da utilizzare per la prospezione e la produzione di petrolio in acque profonde, per la ricerca e la produzione di petrolio nell'Artico o per progetti relativi allo scisto bituminoso".

L'embargo delle armi prevede il divieto di vendere e fornire assistenza tecnica "connessa ai beni e alle tecnologie inclusi nell'elenco comune delle attrezzature militari, la loro fabbricazione o manutenzione". Ma è vietato anche "fornire finanziamenti" connessi. Tuttavia tali "divieti non pregiudicano l'esecuzione di un obbligo derivante da un contratto o da un accordo concluso prima del primo agosto 2014". (ANSA).

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