(ANSA) - BRUXELLES, 13 GIU - Unire le forze e parlare la
stessa 'lingua' per fronteggiare disastri come terremoti,
incendi e alluvioni: questo lo scopo di PPRD Est, il primo
programma di cooperazione regionale nel campo della protezione
civile fra Bielorussia, Ucraina, Moldova, Georgia, Armenia e
Azerbaijan. Partito a dicembre del 2010 e finanziato dall'Unione
europea con sei milioni di euro, ha fatto il punto sui risultati
raggiunti dalla prima fase che si chiude quest'anno in una
conferenza a Bruxelles.
"Condividere le mappe del rischio e strategie
transfrontaliere è un passo avanti enorme per questi Paesi" ha
detto Marcus Cornaro, vice direttore generale di EuropeAid, la
direzione sviluppo e cooperazione della Commissione europea.
"E' importante - ha aggiunto Cornaro - anche il fatto che Paesi
come l'Azerbaijan, non tanto interessato ad avvicinarsi all'Ue,
cerchi di allineare la propria strategia alle migliori pratiche
europee in questo settore". Il programma "è un successo"
racconta Seregej Anagnosti, team leader di PPRD East, che
snocciola i risultati raggiunti. "Il primo è la creazione di un
Atlante elettronico regionale del rischio (ERRA), che riunisce i
dati su disastri passati, la valutazione della vulnerabilità e
delle infrastrutture critiche, che combinate insieme forniscono
la mappa del rischio disastri" spiega Anagnosti. Poi ci sono i
corsi di formazione teorica e pratica su meccanismo di
protezione civile dell'Ue, direttiva europea sulle inondazioni,
direttiva Seveso, oltre a 32 seminari, training e scambi di
esperti con 712 partecipanti sulla valutazione del rischio e
gestione del rischio disastri. A questo si aggiungono delle
raccomandazioni ai singoli paesi dopo un'analisi del quadro
istituzionale, campagne di sensibilizzazione della popolazione,
con una guida per le famiglie, un frasario di emergenza
russo/inglese e la creazione di una rete regionale di 41
giornalisti attivi in caso di emergenza, che ora possono contare
anche su una guida ad hoc. "Stiamo sfondando dei confini e
portando qualcosa di nuovo" commenta il tema leader, convinto
che "ora è il momento di premere per avanzare".
"Posso confermare che continueremo il programma fino al 2017,
mirando di più sulla preparazione rispetto ai disastri" ha
annunciato Cornaro. In questa prima fase di PPRD Est gli sforzi
si sono concentrati sulle capacità delle istituzioni della
protezione civile nel campo della prevenzione e della reazione
ai disastri, sull'avvicinamento dei Paesi partner alle regole e
al meccanismo di protezione civile Ue, oltre che su cooperazione
bilaterale, multilaterale e a livello regionale. Ora per il
futuro "pensiamo - aggiunge Anagnosti - ad una valutazione
approfondita del rischio basata sulle linee guida europee, alla
creazione di meccanismi nazionali multisettoriali per prendere
decisioni strategiche, continuando a lavorare all'avvicinamento
alla legislazione e alle procedure Ue, così i Paesi della
regione saranno capaci di cooperare sulla stessa base con i
colleghi dell'Unione europea". (ANSA)
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Protezione civile: PPRD crea 1/a rete Paesi partner Ue a Est
Commissione Ue, grande passo avanti condividere strategie