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Regioni Ue, fare di più su politiche abitative e piste ciclabili

Primo ok al parere di Censi: 'Serve ambizione sulla mobilità'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 09 FEB - Pressing delle Regioni Ue per chiedere più ambizione sulle politiche abitative comunitarie e la sicurezza delle piste ciclabili in Europa. In due progetti di parere adottati oggi dalla commissione per la Politica di coesione territoriale e il bilancio dell'Ue (Coter) del Comitato europeo delle Regioni, i territori si mobilitano per invocare maggiore sostegno per garantire ai cittadini alloggi accessibili e sostenibili e favorire la bicicletta come mezzo di trasporto in città. L'adozione definitiva di entrambi i testi è prevista nel corso della sessione plenaria del CdR di aprile.
    "La gentrificazione e la 'turistificazione' (affitti a breve termine per turisti e co-living) che fanno aumentare i prezzi e la povertà energetica colpiscono circa 34 milioni di europei, aumentando il rischio di esposizione a sfratti, esacerbando il problema dei senzatetto e minacciando la coesione sociale", evidenzia il CdR in una nota, mettendo in luce la necessità di aiutare i governi regionali e locali, primi responsabili "di rispondere alla domanda abitativa e di gestire ingenti stock di edifici pubblici locali e spazi pubblici".
    Sul fronte della mobilità cittadina, nel progetto di parere redatto dall'assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, i leader locali e regionali accolgono inoltre con favore la pubblicazione della Dichiarazione europea sulla bicicletta da parte della Commissione europea e mettono in guardia "sull'urgente necessità di investire in migliori infrastrutture per migliorare la sicurezza, un grave ostacolo alla generalizzazione della bicicletta come mezzo di trasporto".
    "È ora di essere ambiziosi. La promozione dell'uso della bicicletta nelle città contribuisce alla riduzione della congestione del traffico e dell'inquinamento e promuove il benessere e la centralità delle persone", ha detto Censi, evidenziando che "lo spazio pubblico e le strade sono un bene comune e come tale va ridistribuito: equità degli spazi e sicurezza stradale per chi sceglie di stare dalla parte della mobilità sostenibile e aria più pulita". (ANSA).
   

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