(ANSA) - BRUXELLES, 4 FEB - "Non possiamo escludere, se ci
sono ritardi prolungati, di dover chiedere all'Italia i
contributi già versati" per la Tav, oltre al "rischio che, se i
fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri
progetti" europei finanziati dalla Connecting Europe Facility.
Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue, ribadendo la
posizione di Bruxelles in merito alle incertezze che gravano
sulla realizzazione della Torino-Lione. "La attuale analisi
costi-benefici" su cui lavora il governo italiano "non è stata
richiesta dalla Commissione", ha quindi sottolineato il
portavoce, spiegando che questa era già infatti stata presentata
in modo congiunto da Italia e Francia nel 2015 e valutata
positivamente dal board della Cef per l'attribuzione dei fondi.
"Dobbiamo stare attenti ai ritardi che già ci sono a causa della
sospensione degli appalti", ha detto il portavoce, ricordando
che sono 813,8 milioni di euro i fondi Ue approvati e stanziati
per la Tav. Finora Bruxelles non ha ricevuto alcuna
comunicazione ufficiale da parte di Roma.(ANSA).
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Tav:Ue,se ritardi a rischio fondi,analisi non chiesta da noi
C'è quella di Italia-Francia del 2015 su costi-benefici