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Ue-Giappone, Pe dà ok definitivo ad accordo libero scambio

Completate ratifiche, in vigore da febbraio 2019. Plauso imprese

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 12 DIC - Via libera definitivo a Strasburgo all'accordo di libero scambio tra Ue e Giappone che ora, con il completamento del processo di ratifica da parte del Consiglio il 21 dicembre, potrà entrare in vigore come previsto il prossimo primo febbraio. L'Europarlamento riunito in plenaria ha infatti votato con un'ampia maggioranza (474 sì, 152 no e 40 astensioni) a favore dell'intesa che andrà a coprire un'area pari a un terzo del pil mondiale, la più grande finora mai coperta da un patto di questi tipo, e che è anche la prima a menzionare esplicitamente il rispetto dell'accordo sul clima di Parigi. "Insieme con i nostri amici e stretti partner come il Giappone continueremo a difendere un commercio aperto, win-win e basato sulle regole", ha dichiarato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, sottolineando che "questo accordo porterà benefici tangibili a imprese e cittadini in Europa e Giappone".

L'intesa commerciale consentirà di eliminare la stragrande maggioranza del miliardo di euro di dazi annuali pagati dalle imprese europee che esportano in Giappone, oltre a una serie di barriere regolamentari come per esempio quelle sulle auto.

Questa consentirà anche di aprire il mercato giapponese di 127 milioni di consumatori ai prodotti agroalimentari europei chiave.

Le imprese e l'industria europea riunite in BusinessEurope hanno quindi "accolto con favore" l'esito del voto del Parlamento europeo, in quanto "in questi tempi di incertezza economica e politica" il partenariato con il Giappone, secondo le stime, dovrebbe far aumentare le esportazioni del 34% per l'Ue e del 29% per Tokyo, liberalizzando fino al 99% del commercio bilaterale. "Se da una parte accogliamo con favore il parere positivo delle forze politiche attualmente al governo, dall'altra ci chiediamo a cosa sia dovuto il netto cambio di opinione rispetto all'accordo con il Canada, che per la quasi totalità ricalca quello con il Giappone", ha quindi sottolineato l'eurodeputata Pd e portavoce dell'S&d per il commercio internazionale.

(ANSA).

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