(ANSA) - BRUXELLES, 12 DIC - Ha preso il via oggi presso la
Corte di giustizia europea la causa sulla proroga della
concessione dei lavori della A12 Civitavecchia-Livorno, che vede
opposte la Commissione Ue e il governo italiano. Al centro della
disputa, che in futuro potrebbe anche portare a una multa nei
confronti dell'Italia, c'è la proroga al 31 dicembre 2046 della
concessione a Società Autostrada Tirrenica Spa. L'esecutivo
comunitario ritiene che tale proroga costituisca "la modifica di
un termine essenziale della concessione", e che quindi avrebbe
dovuto essere oggetto di una gara pubblica. Da qui la decisione
di rivolgersi ai giudici del Lussemburgo, chiedendo di accertare
se l'Italia sia venuta meno agli obblighi sugli appalti pubblici
stabiliti dalla normativa Ue. Al momento, nessuna sanzione
contro l'Italia viene (o può essere) richiesta, ma se la Corte
dovesse riconoscere l'inadempimento, l'Italia sarebbe tenuta ad
adeguarsi. In caso contrario, il procedimento potrebbe
continuare fino a che non saranno stabilite delle sanzioni.
La prima concessione trentennale per la costruzione della A12
a SAT Spa risale al 1969, e da allora è stata prorogata due
volte, prima fino al 2028 e poi al 2046, senza alcuna procedura
competitiva. La Commissione aveva avviato già nel 2009 una
procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia, poi chiusa
alla luce degli impegni presi dalle autorità italiane. Nel 2014,
però, è stata aperta una nuova procedura poiché, secondo la
Commissione, l'Italia non avrebbe rispettato gli impegni presi.
(ANSA).
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Corte Ue, via a causa su proroga concessioni lavori A12
Commissione contesta a Italia mancato svolgimento gara pubblica