(ANSA) - STRASBURGO, 14 NOV - Sostegno allo sviluppo del 5G
puntando sul modello 'wholesale only' e interventi in favore dei
consumatori, a partire dal taglio al costo delle chiamate
internazionali nell'Ue, con un tetto massimo di 19 centesimi al
minuto a partire dal 15 maggio 2019: sono alcune delle novità
contenute nel pacchetto telecomunicazioni, approvato in via
definitiva oggi dal Parlamento europeo a Strasburgo con 590 voti
in favore, 63 voti contrari e 23 astensioni. Le regole prevedono
anche un tetto di 6 centesimi per gli sms e il potenziamento
della sicurezza degli utenti che usano servizi basati sul web
come Skype e WhatsApp, anche attraverso l'uso della
crittografia. Ci saranno più tutele per i consumatori: il
pacchetto introduce il diritto di conservare il proprio numero
di telefono fino a un mese dalla rescissione del contratto, il
rimborso del credito prepagato non utilizzato e un indennizzo in
caso di ritardi o abusi quando si cambia operatore.
Previsto anche un "sistema 112 al contrario", che gli stati
membri dovranno mettere in piedi entro tre anni, con i cittadini
che in caso di emergenza o catastrofe potranno essere avvisati
tramite sms o applicazioni mobili.
Il pacchetto, che dovrà essere attuato dai Paesi Ue entro due
anni dopo il via libera formale del Consiglio atteso a dicembre,
fornirà però soprattutto un quadro di regole chiaro per
incentivare gli investitori a mettere risorse per lo sviluppo
del 5G in Europa. Per raggiungere il livello di investimenti
nelle infrastrutture e nelle reti 5G necessario a soddisfare le
esigenze di connettività, la nuova legislazione offre infatti
una maggiore prevedibilità degli investimenti e promuove la
condivisione dei rischi e dei costi tra gli operatori di
telecomunicazioni.
In particolare il nuovo codice Ue delle tlc, tramite
facilitazioni regolamentatorie, incentiva il 'modello wholesale
only' - che è quello di OpenFiber in Italia -, ossia degli
operatori che si occupano solo della rete e che non offrono
servizi agli utenti finali come fanno invece gli operatori
storici quali per esempio Deutsche Telekom, Telefonica o Tim.
Bruxelles ritiene infatti che il modello 'wholesale only'
elimini alla radice il conflitto d'interessi di chi ha la rete
ma offre anche servizi ai consumatori finali, assicurando così
un accesso all'infrastruttura non discriminatorio a tutti gli
operatori e accelerando la realizzazione del 5G. Le nuove
regole, inoltre, definiscono operatori 'wholesale' ('solo
all'ingrosso') anche quelli che serviranno l'utenza business e
il mercato della pubblica amministrazione, mentre non rientrano
in questa categoria quegli operatori 'incumbent' che compiano
una semplice separazione legale della rete mantenendo il
controllo sulla società separata.
Per gli operatori tradizionali si introducono infatti nuove
norme sul co-investimento, con cui viene data loro la
possibilità di mettersi insieme per investire in nuove reti, ma
con valutazioni caso per caso per evitare problemi di
concorrenza.
Anche gli stati membri dovranno poi facilitare l'introduzione
del 5G, mettendo a disposizione una rete adeguata entro il 2020
nelle principali città di ogni Paese.(ANSA).
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Eurocamera approva taglio costi chiamate all'interno dell'Ue
Via libera a pacchetto telecomunicazioni e sviluppo 5G