(ANSA) - BRUXELLES, 13 SET - Sim preimpostate con servizi già
preattivati, come era stato il caso di quelle Wind e Vodafone,
costituiscono una "pratica sleale", in particolare "aggressiva",
in materia di concorrenza, in quanto costituiscono una
"fornitura non richiesta". Lo ha stabilito la Corte di giustizia
Ue, a cui si è rivolto il Consiglio di stato per sapere se si
trattasse di una violazione delle norme Ue sulla concorrenza o
di quelle sulle telecomunicazioni relative al servizio
universale. Secondo i giudici di Lussemburgo, l'autorità
responsabile per trattare il caso è quindi il garante per la
concorrenza Agcm e non l'Agcom.
Il ragionamento seguito dalla Corte è infatti il seguente:
quando il consumatore non è stato informato né dei costi dei
servizi né tantomeno della loro preimpostazione e previa
attivazione sulla carta sim che ha acquistato, "non si può
ritenere che abbia liberamente scelto la fornitura di tali
servizi". E, anche se non c'è contrasto sui diritti degli utenti
finali tra la direttiva sulle pratiche commerciali sleali e
quella sul servizio universale tlc, l'autorità nazionale
competente è quindi l'Antitrust. Era stata infatti giustamente
l'Agcm a multare Vodafone e Wind nel 2012. (ANSA).
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Tlc:Corte Ue,sim con servizi preattivati sono pratica sleale
Da Wind e Vodafone fornitura non richiesta a consumatori