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Iran: Ue avvia attivazione 'statuto blocco'

Neutralizza effetti sanzioni Usa su aziende europee

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 18 MAG - Dopo il via libera dei leader europei la Commissione Ue "ha avviato oggi il processo formale per attivare lo 'statuto di blocco', aggiornando la lista delle sanzioni Usa contro l'Iran che rientrano nel suo campo di applicazione". Lo statuto di blocco consente alle aziende Ue di neutralizzare gli effetti extra-territoriali delle sanzioni Usa, e invalida l'effetto nella Ue di ogni sentenza di Corti straniere basate su di esse. E' quanto si legge in un comunicato della Commissione Ue.

La Commissione europea precisa inoltre che l'obiettivo è avere le misure in vigore prima del 6 agosto 2018, quando entrerà in vigore la prima serie di sanzioni statunitensi.

Inoltre è stato lanciato il processo formale per consentire alla Banca europea per gli investimenti (Bei) di sostenere gli investimenti dell'Ue in Iran in particolare per le piccole e medie imprese. Nel comunicato si legge che il Parlamento europeo e il Consiglio avranno un periodo di due mesi di tempo per contestare tali misure, una volta proposte, prima che entrino in vigore.

Questo periodo può essere più breve se entrambe le istituzioni segnalano la loro non obiezione prima della fine del periodo. I processi possono essere chiusi se le circostanze politiche non giustificano più l'adozione delle misure.

La Commissione continuerà e rafforzerà la cooperazione settoriale e l'assistenza a favore dell'Iran, anche nel settore dell'energia e per quanto riguarda le piccole e medie imprese.

Come primo passo, il commissario per l'energia, Miguel Arias Canete, si recherà a Teheran già questo fine settimana. Sarà inoltre mobilitata l'assistenza finanziaria attraverso la cooperazione allo sviluppo o gli strumenti di partenariato.

Infine la Commissione incoraggia gli Stati membri a esplorare la possibilità di trasferimenti bancari una tantum alla Banca centrale dell'Iran. Questo approccio potrebbe aiutare le autorità iraniane a ricevere le loro entrate legate al petrolio, in particolare in caso di sanzioni statunitensi che potrebbero colpire entità dell'Ue attive nelle transazioni petrolifere con l'Iran.(ANSA).

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