(ANSA) - BRUXELLES, 31 GEN - La tutela dei dati personali non
può essere oggetto di negoziati nelle intese commerciali tra
l'Ue e un Paese terzo, in quanto questa sarà sempre sottoposta
strettamente al rispetto delle norme europee in materia. E'
quanto ha messo nero su bianco il Collegio dei commissari,
chiarendo che i flussi di dati devono sempre essere sottoposti
ai meccanismi legislativi europei che tutelano la privacy. Le
discussioni tra l'Ue e i Paesi terzi con cui è in corso di
negoziato un accordo commerciale dovranno procedere su un
binario separato rispetto a quelle sui flussi di dati, come sta
avvenendo attualmente per il Giappone e la Corea del Sud. L'Ue,
infatti, intende procedere in questo ambito con "decisioni di
equivalenza", solo se e quando il livello di tutela della
privacy dei Paesi terzi può essere considerato equivalente e
reciproco rispetto a quello garantito dalle norme europee. Ora
la Commissione informerà il Garante per la privacy e le altre
istituzioni Ue sul nuovo approccio.(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Privacy:Ue, no negoziati su protezione in intese commerciali
Flussi sottoposti a norme Ue e separati da accordi