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Pmi: Ue, più facile vendere in Europa prodotti più sicuri

Nuove norme per facilitare riconoscimenti e rafforzare controlli

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 19 DIC - Facilitare la vendita dei prodotti delle pmi in Europa e allo stesso tempo rafforzare i controlli perché questi siano più sicuri per i consumatori. E' lo scopo delle nuove regole proposte dalla Commissione Ue, che mirano a migliorare il mercato unico europeo. "I consumatori devono avere la sicurezza che i prodotti che usano rispettano gli stessi standard qualunque sia la loro provenienza", ha dichiarato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta Bienkowska, sottolineando che "la fiducia minata dagli scandali delle protesi mammarie e del 'Dieselgate' va ora ricostruita con controlli più rigorosi a tutto campo". Per questo Bruxelles ha presentato un nuovo regolamento sul reciproco riconoscimento delle merci. Le imprese sapranno se potranno vendere i loro prodotti in un altro stato membro entro un paio di mesi e non di anni. Avranno inoltre la possibilità di ricorrere a una dichiarazione volontaria per dimostrare che i loro prodotti soddisfano tutti i requisiti necessari nel loro Paese, rendendo più facile per gli altri valutare se il reciproco riconoscimento può applicarsi o meno. Analogamente, un meccanismo di risoluzione dei problemi consentirà una più rapida composizione delle controversie tra le imprese e le autorità nazionali.

Ancora oggi, però, nell'Ue il 32% dei giocattoli, il 58% dei dispositivi elettronici, il 47% dei prodotti da costruzione e il 40% dei dispositivi di protezione individuale non rispettano le regole di sicurezza. Da qui la presentazione in parallelo di un secondo regolamento che dà una stretta all'applicazione delle misure in materia di rispetto di conformità e armonizzazione, puntando su una maggiore collaborazione tra le autorità nazionali di vigilanza del mercato. In particolare, è previsto uno scambio di informazioni sui prodotti illegali e sulle indagini in corso, un miglioramento dei controlli sui prodotti che entrano nel mercato dell'Ue, incluso il rafforzamento delle ispezioni doganali nei porti e alle frontiere esterne. (ANSA).

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