(ANSA) - CAGLIARI, 28 NOV - Gli emigrati sardi promuovono la
continuità territoriale "per tutti", sardi e non, ipotizzata nel
bando bocciato dall'Ue, e lanciano un appello alla Regione
perché difenda "i diritti dei sardi", se necessario, anche
davanti alla Corte di Giustizia europea, e alle associazioni
imprenditoriali, sindacali e agli enti locali perché si
mobilitino a sostegno di questa azione.
Promotore dell'iniziativa, il consiglio direttivo nazionale
della Federazione delle associazioni degli emigrati sardi che,
in una mozione, sostiene che "gli emigrati e le loro famiglie
sono direttamente danneggiati da questa presa di posizione
comunitaria che contrappone burocraticamente, in maniera
distorta e non proporzionata, il divieto degli aiuti di Stato
alla misura perequativa dello svantaggio, sacrificando il
diritto alla mobilità dei cittadini". Non solo. La Fasi ritiene
che il nuovo bando bocciato da Bruxelles colpisca "duramente lo
sforzo di incrementare, durante tutto l'anno, i segmenti del
turismo sardo non balneare".
La continuità territoriale applicata a tutti i sardi e non
sardi sulle rotte per Cagliari, Olbia, Alghero, per la durata di
10 mesi l'anno, secondo gli emigrati, "è una misura che
risponde, sia pure non pienamente, al principio di riduzione
dello svantaggio, nei settori dei trasporti e della mobilità,
derivante dalla condizione di insularità". Inoltre la Fasi
ricorda che "questo tipo di applicazione della 'continuità per
tutti' è stato sperimentato positivamente nei due anni passati"
e che "era stato avanzato e discusso con la Commissione
Trasporti di Bruxelles l'allargamento a livello europeo della
continuità territoriale 2, attraverso la proposta di accordi
innovativi che coinvolgessero anche i low cost". Pertanto, "è
incomprensibile e ingiustificato il motivo del rifiuto".(ANSA).
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Aerei: emigrati sardi contro Bruxelles per stop continuità
Appello a Regione, difenda diritti anche davanti a Corte Ue