(ANSA) - BRUXELLES, 7 SET - Nel calcolo della compensazione
economica per il ritardo di un volo aereo, non conta lo scalo ma
solo la distanza effettiva più breve tra l'aeroporto di partenza
e quello di arrivo. E' quanto ha stabilito la Corte di giustizia
Ue, sul caso di tre donne tedesche che hanno fatto Roma-Amburgo
con scalo a Bruxelles. Atterrate con tre ore e cinquanta minuti
di ritardo, hanno chiesto la compensazione prevista dalle regole
Ue alla compagnia Brussels Airlines: quando la distanza supera i
1.500 km questa passa da 250 a 400 euro. La distanza in linea
d'aria tra Roma e Amburgo è infatti di 1.326 km, mentre
calcolando lo scalo a Bruxelles i km percorsi salgono a 1.656.
Secondo i giudici di Lussemburgo, però, il regolamento Ue "non
distingue" a seconda che i passeggeri raggiungano la
destinazione finale tramite un volo diretto o con coincidenza.
La Corte conclude quindi che, "in entrambi i casi, i passeggeri
devono essere trattati in modo uguale in sede di calcolo
dell'importo della compensazione pecuniaria". Di conseguenza,
concludono i giudici, nella determinazione dell'importo della
compensazione, "si deve tenere in considerazione soltanto la
distanza radiale" (distanza ortodromica) che un volo diretto
percorrerebbe tra l'aeroporto di partenza e l'aeroporto di
arrivo". (ANSA).
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Trasporto aereo:Corte Ue,non conta scalo in compenso ritardo
Indennizzo calcolato solo su km tra aeroporto partenza e arrivo