(ANSA) - BRUXELLES, 13 LUG - La risposta europea alla 'mucca
pazza', ovvero l'encefalopatia spongiforme bovina (Bse), è stata
efficace nel ridurre significativamente l'incidenza della
malattia. I pochi casi che ancora si registrano, 60 dal 2001 a
oggi, sono dovuti alla capacità del prione responsabile
dell'infezione di restare attivo per molti anni e alla lunga
incubazione della malattia. Sono queste le conclusioni cui è
giunta l'autorità europea per la sicurezza alimentare, Efsa, cui
la Commissione Ue aveva chiesto un parere sull'origine degli
sparuti casi di Bse registrati dopo il 2001, anno del divieto di
utilizzo di proteine animali nei mangimi. Gli animali che si
sono ammalati successivamente, conclude Efsa, potrebbero essere
stati esposti a mangimi conservati in ambienti contaminati dal
prione. Tra il 2005 e il 2015, 73 milioni di bovini sono stati
sottoposti a controlli anti-mucca pazza. I 60 animali positivi
non sono entrati nella catena alimentare.(ANSA).
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Efsa,casi isolati 'mucca pazza' causati da resistenza prione
Su 73mln di capi controllati,60 animali positivi dal 2001 a oggi