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Ue, fiducia in intesa principio accordo commerciale Giappone

Juncker e Tusk valutano se vertice a Bruxelles prima di G20

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 3 LUG - "Un'intesa di principio" sull'accordo di libero scambio tra Ue e Giappone "è a portata di mano", su cui "siamo speranzosi e fiduciosi ma non ancora certi". Lo ha affermato un portavoce della Commissione Ue dopo le discussioni ad alto livello condotte a Tokyo durante il fine settimana dalla commissaria al commercio Cecilia Malmstroem e da quello all'agricoltura Phil Hogan. I nodi da sciogliere sono infatti il settore auto e quello dei prodotti agricoli, oltre alla corte per risoluzione sulle dispute negli investimenti. Domani il collegio dei commissari verrà informato. Su questa base il presidente Jean-Claude Juncker vedrà con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk "se ci sono le condizioni per un vertice Ue-Giappone prima del G20" di Amburgo di venerdì, ha detto il portavoce.

Il potenziale vertice Ue-Giappone potrebbe essere deciso domani pomeriggio e tenersi già giovedì a Bruxelles. Si tratterebbe però solo dell'annuncio del raggiungimento di un'intesa a livello politico, in quanto i testi con tutti i dettagli dell'accordo di libero scambio dovranno essere ancora completati, mentre la firma vera e propria avverrà successivamente. Non è inoltre necessario che ci sia un'intesa sulla questione della protezione per gli investimenti, che al momento può restare fuori ed essere affrontata più tardi, in base anche a quanto emerso dalla sentenza della Corte Ue secondo cui questa è una competenza mista di Bruxelles e degli stati membri, a differenza del resto che richiede solo la ratifica delle istituzioni europee. Secondo il portavoce Ue, infatti, "sono stati fatti progressi maggiori durante il fine settimana a Tokyo", e "un accordo porterebbe benefici sia all'economia che ai cittadini" europei e giapponesi. In ogni caso "sarebbe un potente segnale contro il protezionismo", ha sottolineato ancora il portavoce di Bruxelles. I negoziati Ue-Giappone si sono infatti intensificati dopo la rottura degli Usa, che con il presidente Donald Trump si sono chiamati fuori dal Tpp e hanno congelato il Ttip. Dal G7 di Taormina, quando Juncker ha parlato con il premier giapponese Shinzo Abe, "i negoziati si sono quindi accelerati significativamente", ha ricordato il portavoce.(ANSA).

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