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Porti e aeroporti, nuove regole Ue semplificano investimenti

Arrivano nuove esenzioni da aiuti di Stato

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Commissione Ue ha approvato oggi nuove regole sugli aiuti di Stato che esenteranno alcune misure di sostegno pubblico a porti, aeroporti, cultura e regioni periferiche dallo scrutinio preventivo della Ue. Lo scopo è facilitare gli investimenti pubblici volti a creare lavoro e crescita. Grazie alle nuove regole ci sarà un "risparmio di tempo" per gli Stati membri che investono in quei settori e anche per la Commissione, perché potrà concentrarsi solo sulle grandi operazioni, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.

 

Gli Stati potranno ora investire negli aeroporti regionali con un traffico di passeggeri fino a 3 milioni all'anno, senza il controllo preventivo della Commissione. Secondo Bruxelles, si faciliteranno gli investimenti in oltre 420 aeroporti europei. Il regolamento consente allo Stato di coprire i costi operativi degli aeroporti con un traffico di passeggeri fino a 200.000.

 

Per i porti, si potrà investire fino a 150 milioni su quelli di mare e fino a 50 milioni per quelli interni. La semplificazione riguarda poi anche i fondi pubblici alla cultura: saranno valutati solo quelli che coinvolgono cifre elevate. Gli Stati potranno poi compensare le aziende che affrontano costi aggiuntivi per investire nelle regioni periferiche.

 

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