(ANSA) - BRUXELLES, 9 MAR - Non c'è il diritto all'oblio per
i dati personali contenuti nel registro delle imprese delle
Camere di commercio. Lo ha deciso la Corte Ue, precisando che
solo dopo un periodo sufficiente lungo di tempo dopo lo
scioglimento della società, gli stati membri possono limitare in
casi eccezionali l'accesso ai dati da parte di terzi. Il caso è
nato da un imprenditore, Salvatore Manni, che ha chiesto un
risarcimento alla Camera di Commercio di Lecce in quanto la ha
ritenuta responsabile per i mancati acquirenti di un complesso
immobiliare a causa del fatto che nel suo registro imprese
risultava titolare di una società fallita precedentemente. I
giudici di Lussemburgo hanno concluso che "il solo fatto che gli
immobili del complesso turistico non si vendano perché i
potenziali acquirenti hanno accesso ai dati" dell'imprenditore
"nel registro delle imprese non può essere sufficiente a
giustificare una limitazione dell'accesso dei terzi a tali dati,
tenuto conto, in particolare, del legittimo interesse di questi
ultimi a disporre di dette informazioni".(ANSA).
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Corte Ue, no diritto a oblio per dati registro imprese Ccia
Solo dopo lungo periodo accesso a terzi può essere limitato