(ANSA) - BRUXELLES, 16 GIU - L'Unione europea si schiera
contro il traffico di minerali 'insanguinati', come coltan e
tungsteno, i cui proventi alimentano troppo spesso gruppi di
feroci guerriglieri nelle aree di conflitto del Pianeta e che
servono a produrre cellulari, computer, gioielli. "Abbiamo
raggiunto un accordo politico sugli obblighi legali per la parte
a monte della catena di rifornimento di questi minerali, che
includono fonderie e raffinerie" ha annunciato il commissario
europeo al commercio, Cecilia Malmstroem, dopo la riunione dei
negoziatori di esecutivo Ue, Europarlamento e Consiglio. "Alcuni
aspetti tecnici rilevanti rimangono ancora da definire, ma è
un'intesa importante" ha spiegato Malmstroem.
Secondo il commissario Ue, questa nuova regolamentazione
"prova che l'Unione europea, il maggiore blocco commerciale al
mondo, può fare scambi in maniera responsabile". L'intesa "avrà
un enorme impatto sul terreno nelle aree dei conflitti" promette
a nome della presidenza di turno Ue Lilianne Ploumen, ministro
del Commercio estero olandese. "Il nostro ruolo è quello di dare
voce a persone che non possono sedere a questi tavoli e anche ai
consumatori che non vogliono contribuire a conflitti senza
saperlo" ha detto Ploumen. "Si tratta di un accordo importante
anche nel contesto della crisi dei migranti" ha aggiunto Iuliu
Winkler (Ppe), relatore romeno dell'Europarlamento, ricordando
che l'Ue "deve assistere le persone sul terreno e distruggere
gli incentivi che le spingono a diventare migranti economici
illegali".
"L'Europa ha privilegiato i profitti rispetto alle persone" e
ai diritti umani, che è tenuta a rispettare. Questa la reazione
di Amnesty International all'accordo politico raggiunto a
Bruxelles sul commercio dei 'minerali insanguinati'. "L'accordo
rappresenta un primo passo nella giusta direzione, ma la legge
alla fine rischia di fare molto meno rispetto all'obiettivo",
poichè prevede possibili esenzioni per la "vasta maggioranza
delle aziende europee" dalle nuove regole.
"L'Ue ha obblighi internazionali di rispetto dei diritti umani
ma ha fatto solo metà strada in questo senso" ha detto Iverna
McGowan, a capo dell'ufficio Ue di Amnesty International. "Gli
investitori e consumatori europei ancora non avranno nessuna
certezza che le aziende con le quali hanno a che fare abbiano
agito in maniera responsabile" aggiunge McGowan, secondo cui
"questa legge cambierà poco, troppo poco".
L'accordo politico prevede una revisione dopo due anni, per
verificare l'impatto delle nuove regole. "Questa legge può solo
essere un primo passo, va attuata rapidamente in modo da
estenderla presto alle imprese che importano questi materiali
come parte di prodotti industriali" aggiunge Maria van der Heide
di ActionAid. "Le comunità nelle aree colpite dai conflitti
saranno capaci di beneficiare delle proprie risorse e di essere
libere dalla violenza legata al commercio di minerali
'insanguinati' solo se tutte le aziende della catena di
produzione seguono pratiche di approvvigionamento responsabili"
conclude van der Heide. (ANSA).
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Accordo Ue su controllo commercio 'minerali insaguinati'
Servono per cellulari, pc e gioielli. Amnesty, solo primo passo